
Roma, il Comune investe 4,3 milioni per la riscossione delle multe

Il Comune di Roma ha pubblicato un bando triennale da 4,3 milioni di euro per riorganizzare l’intero sistema delle sanzioni amministrative e contravvenzionali. Un intervento definito titanico, ma ormai indispensabile, che punta a mettere ordine in milioni di notifiche, ricorsi, verbali e ordinanze raccolti negli archivi della Polizia Locale e degli ausiliari del traffico.
Il progetto prevede la creazione di una banca dati unificata e coerente, capace di far dialogare tutti i documenti con un linguaggio digitale comune, rendendo così la riscossione più precisa e più veloce. La società vincitrice della gara dovrà trasformare questa montagna di carte in materiale leggibile, indicizzato e soprattutto interoperabile, cioè capace di essere letto e gestito da un unico sistema informatico. Niente intelligenza artificiale avanzata: il lavoro sarà svolto da personale umano, una trentina di esperti informatici inquadrati con contratto Centro Elaborazioni Dati, incaricati di attività come l’inserimento dei dati, la scansione dei documenti, la loro indicizzazione e la validazione dei percorsi notificatori.
Il servizio si svolgerà nei locali della Divisione Entrate di via Ostiense e presso la sede della Prefettura in via Stendhal. Il compito assegnato a questa task force sarà imponente: 3.600.000 operazioni di supporto alla procedura sanzionatoria, a cui si aggiungono circa 900.000 scansioni di immagini collegate. Il tutto sarà gestito sotto la supervisione della Ragioneria Generale del Campidoglio, che ha chiesto supporto esterno per alleggerire gli uffici già gravati da compiti complessi. Il materiale da lavorare comprende multe stradali, atti amministrativi extra-tributari, ricorsi al Giudice di Pace e al Prefetto, oltre alla documentazione legata al contenzioso. Una massa di dati oggi ancora frammentata, spesso conservata in forma cartacea, che ostacola un’efficace attività di riscossione e gestione.
Il bando chiarisce come il flusso di lavoro previsto richieda l’impiego di “ingenti risorse umane” per rendere pienamente operativa una funzione considerata “essenziale per l’Amministrazione Capitolina”. Una sfida strategica per le finanze comunali, che potrebbe portare a un recupero significativo di somme non riscosse e a un rafforzamento delle entrate extratributarie.