
Roma, hashish nascosto nei pacchetti di patatine per i detenuti

La droga questa volta è arrivata insieme con le patatine: gusto hashish. Quasi 14 grammi di stupefacenti erano stati nascosti all’interno di pacchetti di conetti di mais fritti destinati a un detenuto minorenne nel carcere di Casal del Marmo, a Roma. Le confezioni, apparentemente identiche a quelle in vendita nei supermercati, sono state intercettate dalla Polizia penitenziaria al momento della consegna. «Me l’ha mandato la mia mamma», ha detto il ragazzo quando ha ricevuto il pacco, effettivamente intestato alla donna e timbrato dal centro di smistamento postale di Novara.
Le indagini, coordinate dal comandante Linda De Maio, puntano ora a ricostruire il percorso del plico per risalire al reale mittente. Gli inquirenti sospettano infatti l’esistenza di una rete organizzata specializzata nel far arrivare droga dentro le strutture minorili con metodi sempre più ingegnosi.
Il sequestro non è un caso isolato. A fine luglio un 19enne romano era stato sorpreso mentre tentava di lanciare un calzino con dentro 137 grammi di hashish oltre la recinzione del carcere di Casal del Marmo, destinato ai detenuti in cortile. Il giovane era stato arrestato sul posto.
Sempre ieri, nel carcere di Rebibbia, sono stati bloccati due pacchi sospetti, uno dei quali arrivato addirittura tramite drone. Al loro interno, secondo il sindacato penitenziario Osapp, c’erano 18 smartphone, un iPad, un tablet, un bilancino di precisione, cuffie usb, 24 grammi di cocaina, 99 di hashish, un rilevatore gps e persino un certificato di autenticità di un diamante da 7 carati. Un bottino che conferma quanto sia diffuso e ingegnoso il fenomeno dei traffici illeciti dietro le sbarre.
Per il minorenne destinatario delle patatine “stupefacenti” è scattata una denuncia per detenzione ai fini di spaccio. Nel carcere minorile di Casal del Marmo, che ospita una trentina di ragazzi e una ventina di giovani adulti fino a 25 anni, non si registrano attualmente problemi di sovraffollamento.
Diversa la situazione negli istituti penitenziari del Lazio, dove secondo i dati del Ministero della Giustizia diffusi dalla Fns Cisl Lazio, ad agosto erano presenti 1.519 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare di 5.308 posti. «La percentuale di sovraffollamento carcerario è del 28,6%, un quarto oltre la capienza regolamentare», ha denunciato il segretario Massimo Costantino, sottolineando anche la carenza di 899 unità di polizia penitenziaria.
Un quadro che, tra traffici illeciti e difficoltà strutturali, evidenzia la fragilità del sistema penitenziario laziale, chiamato a fronteggiare contemporaneamente emergenze di sicurezza e carenze di organico.