
Roma e la questione dei parcheggi per disabili, tra inciviltà e abusi

Un Problema Quotidiano per i Disabili Romani
La vita dei disabili a Roma è una battaglia quotidiana, aggravata dall’inciviltà di chi occupa i parcheggi riservati senza averne diritto. Questa mancanza di rispetto si manifesta spesso con giustificazioni banali come «solo cinque minuti» o «vado di fretta», ma i disagi causati sono enormi. Peggio ancora sono i casi di falsificazione dei pass disabili, una pratica che rende la situazione ancora più insostenibile. Vincenzo Falabella, presidente della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), denuncia apertamente questa situazione, sottolineando come la mancanza di parcheggi accessibili obblighi molti disabili a rinunciare alle loro attività quotidiane, inclusi gli impegni lavorativi.
I Numeri dell’Inciviltà
Il problema non si limita alle zone centrali, ma riguarda tutta la città, da via Rasella a piazzale Clodio, da viale Marconi a via Ostiense. Secondo i dati forniti dalla polizia locale, dall’inizio del 2024 sono state oltre 40mila le verifiche effettuate per contrastare l’uso illecito degli spazi riservati. Di queste, più di 12mila hanno rilevato infrazioni per sosta irregolare su parcheggi disabili, mentre oltre 1.500 contrassegni sono risultati irregolari, inclusi casi di falsificazione. L’uso di dispositivi Rfid per la lettura dei pass ha permesso di accertare la regolarità in tempo reale, portando al ritiro di 160 contrassegni scaduti e al sequestro di una decina di pass falsi. Sei persone sono state denunciate per contraffazione.
Una Capitale Poco Inclusiva
Nonostante l’incremento dei controlli (+20% rispetto al 2023) e gli sforzi della polizia locale, la situazione rimane critica. Falabella sottolinea come questa inciviltà rappresenti un limite enorme per Roma, una città che dovrebbe essere inclusiva, soprattutto in vista del Giubileo, quando si prevede l’arrivo di milioni di pellegrini, molti dei quali con disabilità motorie. La strada da percorrere è ancora lunga: fino a quando non si supererà questa cultura dell’abuso e della mancanza di rispetto, Roma non potrà definirsi una città accogliente per i disabili. I numeri indignano e rendono evidente la necessità di un cambiamento culturale e amministrativo per garantire una vera inclusione.