Roma, condannato il “re dei videopoker”: 9 anni per estorsioni e gioco d’azzardo

10/10/2025

È arrivata la condanna per Salvatore Nicitra, il “boss” che amava definirsi tale nelle intercettazioni e che per anni ha dominato il giro delle slot machine e dei videopoker illegali nel quadrante nord di Roma. La IX sezione penale del Tribunale di Roma lo ha condannato a nove anni di reclusione in primo grado al termine del processo “Jackpot”, scaturito da un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia. Cade però l’aggravante del metodo mafioso, con pene più lievi rispetto alle richieste del pm Stefano Luciani.

In totale, su 35 imputati, 17 sono stati condannati per un ammontare complessivo di 72 anni e 6 mesi di carcere. Tra le pene più pesanti, Antonio Dattolo (11 anni), Andrea Verdozzi (8 anni e 4 mesi) e Daniele Ferri (6 anni), ritenuti gli esecutori materiali delle minacce e degli attentati contro i commercianti che si rifiutavano di installare le macchinette imposte dal gruppo.

Secondo la ricostruzione della procura, Nicitra aveva costruito un sistema estorsivo capillare che imponeva le slot di una società di facciata, la Eurogames, formalmente intestata a Francesco Inguanta, ma di fatto riconducibile al boss. Gli apparecchi, non collegati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, permettevano di incassare decine di migliaia di euro senza versare nulla allo Stato.

Oltre ai videopoker tradizionali, il gruppo utilizzava anche i cosiddetti “Totem”, terminali che simulavano ricariche telefoniche o pagamenti online ma celavano piattaforme di scommesse illegali con bookmaker esteri. «Modalità di gioco camuffate da servizi promozionali», come si leggeva nell’ordinanza di custodia cautelare. A pagare più duramente, osservano gli inquirenti, sono stati i “manovali” delle intimidazioni, mentre gli organizzatori del business del gioco clandestino, tra cui lo stesso Nicitra, hanno ricevuto condanne inferiori alle attese.

Nato nel 1957, Nicitra è una figura storica della criminalità romana, legata alla Banda della Magliana e ai nomi di Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Antonio Mancini. I collaboratori di giustizia lo descrivono come uomo di fiducia di De Pedis, capace di mantenere potere e influenza anche dopo il declino della storica organizzazione. Nelle intercettazioni, Nicitra ostentava il suo passato e la sua reputazione: «Io sono un boss, e metto le macchinette dove voglio, su tutta Roma», si vantava. E ancora: «Guadagnavo centomila euro a notte, avevo case da gioco più ricche dei casinò». Soprannominato “l’ingegnere”, sosteneva di non avere più bisogno di violenza o droga per imporsi: «Sono rispettato da tutti», diceva con orgoglio. Ma la realtà raccontata dalle carte giudiziarie è quella di un imprenditore del racket e del gioco d’azzardo, capace di piegare gli esercenti con minacce, incendi e pressioni economiche.

Il nome di Nicitra è da decenni legato alle cronache giudiziarie di Roma. Negli anni ’90, durante la guerra tra clan, sparirono nel nulla il figlio undicenne e il fratello, due casi mai risolti di “lupara bianca” che sconvolsero la Capitale. Lui, all’epoca, scelse il silenzio. Oggi, dopo la condanna nel processo “Jackpot”, l’ex “boss” tornerà a comparire davanti ai giudici il 16 ottobre, nell’aula bunker di Rebibbia, dove è imputato come presunto mandante di alcuni omicidi legati alla mala romana.

La parabola dell’“ingegnere” sembra dunque arrivata al suo epilogo giudiziario: da re delle sale clandestine di Roma a detenuto di lungo corso, con alle spalle una carriera criminale durata oltre quarant’anni.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

Dopo 10 anni, ultras assolti per i fatti di Roma-Juve

Dopo 10 anni, ultras assolti per i fatti di Roma-Juve

La vicenda giudiziaria nata dalle proteste esplose il 30 agosto 2015 allo stadio Olimpico, durante Roma-Juventus, si è conclusa dieci anni dopo. Quel giorno, in segno di dissenso contro le barriere divisorie installate nelle curve, i tifosi giallorossi — sostenuti inaspettatamente anche da parte del tifo bianconero — voltarono le spalle al campo. Una contestazione […]

06/12/2025

Fa una rapina con la sciarpa della Roma: 36enne si consegna poi alla polizia

Fa una rapina con la sciarpa della Roma: 36enne si consegna poi alla polizia

La fuga del cosiddetto “tifoso rapinatore” è durata meno di un giorno. Il 36enne romano, già noto alle forze dell’ordine per furto e rapina, si è presentato mercoledì mattina al commissariato del suo quartiere, ponendo fine a una caccia all’uomo scattata il pomeriggio precedente. Martedì, infatti, aveva fatto irruzione in una sala slot di piazza […]

06/12/2025

Roma, disabile a cui hanno bucato le gomme chiede giustizia

Roma, disabile a cui hanno bucato le gomme chiede giustizia

Il caso risale al maggio di due anni fa, ma solo oggi è arrivato a un punto di svolta che rischia di lasciare l’amaro in bocca alla vittima. Carla, 57 anni, disabile motoria, aveva lasciato la sua auto nel posto riservato lungo il Lungotevere dei Tebaldi, lo stesso che usa quotidianamente grazie al permesso personale […]

06/12/2025

Sono tre minorenni gli autori del pestaggio ai danni di un gay

Sono tre minorenni gli autori del pestaggio ai danni di un gay

L’aggressione risale alla notte tra il 13 e il 14 settembre, ma solo oggi le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare gli autori: tre minorenni romani, tutti 17enni, provenienti da famiglie agiate. A finire nel mirino del branco è stato Alessandro Ansaldo, 25 anni, rientrato da poco a Roma dopo gli studi a Londra. […]

06/12/2025

Disabile 78enne derubata in chiesa da due latinos: arrestati

Disabile 78enne derubata in chiesa da due latinos: arrestati

Il furto è avvenuto in pochi istanti, in un luogo che per molti rappresenta un rifugio sicuro. Una donna di 78 anni, disabile, stava pregando nella chiesa di viale Sacco e Vanzetti, al Collatino, quando un giovane è entrato fingendo di essere un fedele come tanti. Si è seduto accanto a lei, ha fatto il […]

05/12/2025

Omicidio di Angelina Soares a Ostia, la svolta in aula

Omicidio di Angelina Soares a Ostia, la svolta in aula

L’omicidio di Angelina Soares De Souza, morta dopo una caduta dal quarto piano in via Mario Fasan a Ostia nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2024, torna davanti alla Corte d’assise con un colpo di scena destinato a cambiare il quadro probatorio. La vittima, secondo la prima ricostruzione, sarebbe stata spinta dall’allora […]

04/12/2025

Romanina, sedicenne massacrato con una spranga e accoltellato: è grave

Romanina, sedicenne massacrato con una spranga e accoltellato: è grave

Un pestaggio brutale, consumato al buio, in un parco vicino a viale Ciamarra, in zona Romanina. È qui che domenica sera un 16enne italiano è stato aggredito con una spranga di ferro e poi accoltellato al torace, prima di essere abbandonato a terra dai suoi aggressori. Quando gli agenti delle Volanti lo hanno trovato, il […]

04/12/2025

Locale sequestrato a Ponte Milvio per gravi irregolarità

Locale sequestrato a Ponte Milvio per gravi irregolarità

Un locale di via Torrita Tiberina, a Ponte Milvio, è stato posto sotto sequestro preventivo dopo una serie di controlli che hanno evidenziato gravi violazioni su sicurezza, igiene e rispetto delle autorizzazioni. Gli agenti della Polizia di Stato hanno definito quanto trovato all’interno «una situazione a rischio immediato per avventori e personale», un quadro che […]

03/12/2025

Omicidio di San Valentino ad Acilia: chiesto l’ergastolo per Sabatucci

Omicidio di San Valentino ad Acilia: chiesto l’ergastolo per Sabatucci

Un agguato all’alba, pianificato nei dettagli e portato a termine con tre colpi di revolver. È il 14 febbraio 2022 quando Paolo Corelli, salumiere di 48 anni, esce di casa in via Alberto Galli, nel quartiere San Giorgio ad Acilia, per andare al lavoro. Non farà in tempo a raggiungere il supermercato: un uomo incappucciato […]

03/12/2025