
Roma, arrestato il pirata della strada che ha ucciso Valerio Sibilia

Valerio Sibilia, un giovane designer romano di 35 anni, è morto nella notte tra il 24 e il 25 giugno, dopo essere stato travolto da un’auto mentre si trovava a bordo di uno scooter. Il conducente dell’Alfa Romeo Giulietta, che è stata successivamente ritrovata abbandonata, è fuggito a piedi insieme ad altre due persone. La Polizia Locale del VII Gruppo Tuscolano ha arrestato C.H., un ventunenne domiciliato nel campo nomadi di via di Salone, accusato di essere alla guida dell’auto al momento dell’incidente. La tragedia ha scosso profondamente la comunità, lasciando un intero quartiere nel dolore.
Il giovane arrestato, che ha precedenti penali, è accusato di omicidio stradale aggravato da fuga e omissione di soccorso, riciclaggio e guida senza patente (mai conseguita). Dopo aver travolto Valerio, l’uomo e i suoi complici hanno abbandonato l’auto rubata e sono fuggiti. Le indagini condotte dalla Polizia Locale, con la collaborazione della polizia scientifica, sono state particolarmente complesse. Gli investigatori hanno analizzato le telecamere della zona e raccolto testimonianze, per poi incrociare i dati e risalire all’identità dell’indiziato. Grazie a giorni di monitoraggio, gli agenti sono riusciti a individuare il 21enne nel campo di via di Salone. Durante l’arresto, l’uomo ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato e portato nella Casa Circondariale di Regina Coeli.
Oltre al ventunenne arrestato, le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini su altre due persone che potrebbero essere state i passeggeri dell’auto al momento del furto e dell’incidente. Entrambi vivono nel campo nomadi di via di Salone, uno dei quali è apolide e l’altro proviene dalla Bosnia Erzegovina. Sebbene non siano ancora stati arrestati, gli investigatori stanno esaminando se ci sia un coinvolgimento diretto nell’incidente.
Valerio Sibilia, noto come “Micio”, era una figura amata dalla sua comunità. Faceva parte della famiglia degli All Reds Rugby Roma, un gruppo che ha espresso il proprio dolore per la sua prematura morte. La tragedia ha lasciato un vuoto profondo non solo tra i suoi amici e familiari, ma anche tra tutti coloro che lo conoscevano, testimoniando la grande empatia e solidarietà che caratterizzava il giovane designer.