
Roma, allarme rapine: gioiellerie nel mirino delle bande armate

Le gioiellerie di Roma tornano nel mirino delle bande criminali. In appena 24 ore si sono registrati due assalti: un tentato colpo nella notte tra martedì e mercoledì alla gioielleria Conte in zona Montagnola e, ieri mattina, una rapina fulminea quanto violenta contro la gioielleria Cinzia di via di Torrevecchia. Due episodi che rilanciano l’allarme sicurezza per i commercianti della Capitale.
Erano le 10.36 quando due uomini incappucciati, arrivati a bordo di uno scooter rubato, hanno fatto irruzione nello slargo di via di Torrevecchia, mentre il bar accanto era affollato di clienti. Uno dei rapinatori ha spruzzato il contenuto di un estintore contro i presenti, per impedirne la reazione, mentre l’altro con una mazza ha frantumato la vetrina appena riallestita dopo le ferie. In meno di un minuto, i banditi hanno arraffato gioielli e orologi per un valore di oltre 30mila euro, lasciando dietro di sé danni stimati in 3.500 euro solo per le vetrine.
«È stato un minuto di puro terrore», ha raccontato la titolare Cinzia, che dal 2015 gestisce la gioielleria insieme alla sua famiglia. «Mi sono chiusa a chiave nel magazzino e ho chiamato i carabinieri. Non ero mai rimasta sola in negozio». Qualcuno tra i clienti del bar ha tentato di reagire: un ragazzo nordafricano ha inseguito i rapinatori, che poco dopo hanno abbandonato lo scooter a poche centinaia di metri.
Poche ore prima, un altro commando aveva tentato di colpire la gioielleria Conte in via Francesco Acri. Cinque uomini mascherati hanno provato a sfondare la saracinesca blindata utilizzando una mazza, un estintore e persino una pinza idraulica. Il raid è fallito grazie alla resistenza della serranda, ma ha lasciato danni e paura.
«Non ci meritiamo questo», ha dichiarato la titolare Giorgia Silvestri, pubblicando sui social le immagini del tentativo di furto. «Lavoriamo ogni giorno e chiediamo protezione. Questa non è l’Italia che vogliamo: vi prego, fate qualcosa». Un appello diretto alla premier Giorgia Meloni e al sindaco Roberto Gualtieri.
La sequenza di episodi, ravvicinati e organizzati con tecniche sempre più violente, ha gettato nello sconforto i commercianti del settore. Le bande agiscono con decisione, colpendo sia di notte che in pieno giorno, noncuranti della presenza di testimoni. Una situazione che alimenta l’ansia tra gli operatori economici e rilancia la richiesta di un rafforzamento delle misure di sicurezza e di prevenzione.
«Vogliamo lavorare e vivere sereni, ma così siamo ostaggi della paura», ha commentato un gioielliere della zona, sottolineando come sia necessario un intervento immediato delle istituzioni per evitare che l’emergenza criminalità degeneri ulteriormente.