
Roma, 392 milioni di euro per ammodernare Asili e scuole

Dopo anni di attesa, a Roma prende finalmente il via il più grande piano di efficientamento energetico mai realizzato sugli edifici scolastici della città. Si tratta del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), che prevede interventi su 212 scuole tra asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie. Il progetto, approvato nel 2022 con il governo Draghi, aveva subito ritardi, ma ora si passa alla fase operativa. I primi cantieri partiranno a maggio 2024 e riguarderanno 50 istituti, con l’obiettivo di estendere i lavori al resto delle strutture entro il 2027. Gli interventi renderanno gli edifici più sostenibili, sicuri e meno energivori, riducendo emissioni e bollette.
L’intero programma richiederà 392 milioni di euro, provenienti da diverse fonti. I primi 200 milioni arriveranno dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, con cui si finanzieranno 111 interventi. Altri 42 milioni, messi a disposizione tramite il PN Metro Plus, permetteranno la riqualificazione di ulteriori 22 scuole. A completare la dotazione finanziaria ci saranno 150 milioni da ottenere tramite l’accensione di un mutuo da parte di Roma Capitale. La prima fase prevede la cantierizzazione di 50 scuole entro il 2024, le restanti entro il 2026, con la seconda fase che coinvolgerà le ultime 79 scuole. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: avere edifici scolastici più efficienti, sicuri e pronti per un futuro green.
Gli interventi previsti spaziano dalla coibentazione degli edifici con cappotti termici, alla sostituzione di infissi e serramenti, fino all’installazione di caldaie di nuova generazione, illuminazione LED e impianti fotovoltaici. Saranno introdotti anche sistemi di gestione da remoto per monitorare e regolare i consumi energetici. L’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini ha sottolineato l’importanza di questo lavoro, che ha spesso richiesto interventi preliminari non previsti, come la sistemazione delle coperture per ospitare i pannelli solari. Tra gli istituti coinvolti nella prima fase ci sono scuole storiche e nidi come I Coccetti, Brontolo, Carlo Levi, Sorelle Tetrazzini, Nando Martellini e molte altre, selezionate in collaborazione tra il Dipartimento SIMU, i 15 municipi e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. A ogni municipio è stata assegnata una quota di fondi tra gli 11 e i 13 milioni di euro, distribuendo equamente gli interventi su tutto il territorio cittadino.