
Rogo tossico all’ex Mira Lanza, ipotesi di un’origine dolosa

Alle prime luci dell’alba di ieri, il quartiere Marconi si è risvegliato nel caos. Intorno alle 6 del mattino, un vasto incendio ha colpito l’ex stabilimento Mira Lanza sul lungotevere Gassman, proprio a ridosso del teatro India. Un’enorme nube nera e densa si è levata in cielo, alimentata da una montagna di rifiuti plastici, pneumatici e materiali tossici accumulati nel tempo all’interno dello stabile occupato da senzatetto. Il rogo ha causato esplosioni multiple e ha rivelato la presenza di oltre 20 bombole di gas, potenzialmente letali. Per fortuna non si registrano feriti: una ventina di occupanti è riuscita a mettersi in salvo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia, agenti di Roma Capitale e personale sanitario del 118, mentre la zona è rimasta avvolta per ore da un’aria irrespirabile.
Il rogo è avvenuto a meno di un mese dal previsto sgombero del 16 giugno, propedeutico all’avvio della bonifica e riqualificazione dell’area da parte del Campidoglio con la collaborazione dell’Università Roma Tre. Una coincidenza troppo sospetta per non destare dubbi: secondo le prime ipotesi degli investigatori, l’incendio potrebbe essere stato appiccato volontariamente come ritorsione o per nascondere materiali di provenienza illecita. Proprio nella giornata di ieri era in programma un sopralluogo del Dipartimento Patrimonio e Risorse del Comune per definire le fasi operative dello sgombero. Non è la prima volta che l’area finisce sotto i riflettori: negli ultimi anni si sono verificati almeno dieci incendi, uno dei quali nel 2019 provocò gravi conseguenze, tra cui un senzatetto nordafricano costretto a lanciarsi dal secondo piano e un uomo salvato in extremis dai vigili del fuoco.
La nube sprigionata dal rogo ha causato una situazione di emergenza ambientale. L’Arpa Lazio ha posizionato un campionatore nel cortile della scuola Cuoco dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Bagnera per monitorare la qualità dell’aria. I primi risultati delle analisi saranno disponibili entro 24 ore dal prelievo. Il consigliere municipale di Fratelli d’Italia Marco Palma ha ricordato l’esposto presentato nel 2024, dopo l’incendio di via Asciano alla Magliana, sottolineando i valori allarmanti di diossine rilevati in quell’occasione. “Anche allora le fiamme sono arrivate prima delle istituzioni”, ha dichiarato, evidenziando i ritardi nell’intervento. L’ex Mira Lanza rappresenta l’ultimo tassello della riqualificazione urbana della zona del lungotevere Gassman, ma ora l’incendio rischia di far slittare ulteriormente l’inizio dei lavori, riportando all’attenzione pubblica un’emergenza che da troppo tempo rimane irrisolta.