
Rigori fatali per la Lazio. Le parole dei protagonisti

La corsa europea della Lazio si ferma ai quarti di finale di Europa League, al termine di una notte vibrante all’Olimpico. Dopo la sconfitta per 2-0 subita all’andata in Norvegia, i biancocelesti riescono nell’impresa di pareggiare i conti nei 90 minuti regolamentari, completano la rimonta nei supplementari portandosi sul 3-1, ma poi si arrendono ai calci di rigore contro il Bodo/Glimt. Una beffa che lascia tanta amarezza ma anche orgoglio, come hanno sottolineato il tecnico Marco Baroni e i protagonisti in campo.
Il tecnico laziale Marco Baroni ha parlato ai microfoni di Sky Sport subito dopo il match, visibilmente provato ma fiero dei suoi: “C’è dolore perché meritavamo di passare, la squadra ha fatto una partita straordinaria in uno stadio meraviglioso. L’energia era pazzesca, abbiamo creato, giocato, aggredito”. Sulla scelta dei rigoristi, Baroni ha difeso le scelte e i suoi ragazzi: “Quando arrivi ai rigori contano tanti fattori. Castellanos si sentiva di tirare, è rigorista. Era distrutto, ma lo recupereremo. Serve fiducia ed energia, ci attendono appuntamenti importanti”. Il tecnico ha anche ricordato le difficoltà della gara d’andata: “Quel campo ci ha penalizzato. Oggi abbiamo fatto calcio, non credo di poter chiedere di più a questi ragazzi”.
Mattia Zaccagni, capitano biancoceleste, non ha nascosto la delusione: “Siamo distrutti. Abbiamo dato tutto, forse potevamo evitare il gol. Ai rigori è una lotteria. Abbiamo fatto una partita quasi perfetta, 120 minuti di intensità. Il mister ci aveva chiesto questo e noi abbiamo risposto”. Il numero 20 ha poi sottolineato la compattezza della squadra: “Bisogna essere lucidi, ripartire. Noi più esperti dobbiamo aiutare il gruppo. Da capitano, posso dire di essere fiero di questa squadra e dei tifosi. Questo rende tutto più doloroso”.
Tra i più amareggiati anche Boulaye Dia, autore di una buona prova: “Uscire così fa male. Abbiamo giocato la partita perfetta e rimontato l’andata. Forse ci siamo deconcentrati e abbiamo subito il gol. È difficile finire così, ma abbiamo dato tutto. I tifosi ci hanno spinto tantissimo”. Sull’epilogo ai rigori, Dia ha commentato: “Il rigore è un gesto tecnico, tutti hanno dato il massimo. È dura, ma il calcio è anche questo”.
La Lazio esce dunque a testa alta, salutata dagli applausi del suo pubblico. L’Europa League si chiude amaramente, ma resta una prestazione che ha confermato il valore e lo spirito di gruppo della squadra. Ora l’obiettivo si sposta sul campionato, dove i biancocelesti sono chiamati a dare un seguito a quanto di buono mostrato in Europa.