
Rapina da 70.000 euro a Fiumicino: “banda del buco” in azione

Un colpo da manuale, degno delle migliori pellicole poliziesche, ha scosso la tranquilla Fiumicino. Due rapinatori, armati e mascherati, hanno messo a segno un furto da 70.000 euro presso la filiale del Banco di Anagni, sfruttando un tunnel sotterraneo per sorprendere gli impiegati.
La “banda del buco”, come è stata ribattezzata, ha pianificato nei minimi dettagli l’irruzione. Scavando un passaggio sotterraneo, i malviventi si sono introdotti nella banca prima dell’orario di apertura, attendendo l’arrivo dei dipendenti per metterli fuori gioco. Con una mossa fulminea, hanno sequestrato i due impiegati, rinchiudendoli in una stanza dopo averli privati dei cellulari.
Il bottino, 70.000 euro in contanti, era già pronto per essere caricato nel bancomat. I rapinatori, vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, hanno agito con precisione chirurgica, dileguandosi attraverso lo stesso tunnel utilizzato per l’ingresso.
L’allarme è scattato solo quando un terzo impiegato, udendo le grida dei colleghi, li ha liberati. La polizia è intervenuta immediatamente, ma i malviventi erano già spariti nel nulla. La complessità del colpo ha portato la Squadra Mobile di Roma, con la sua sezione specializzata “Antirapina”, a prendere in mano le indagini.
Gli investigatori sono convinti di avere a che fare con professionisti del crimine. La meticolosità del piano e l’abilità nell’esecuzione suggeriscono una banda esperta, forse già nota alle forze dell’ordine. La “banda del buco” ha lasciato poche tracce, ma la sua audacia potrebbe rivelarsi la chiave per la sua identificazione.
Le indagini si concentrano ora sull’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona e sulla ricerca di eventuali testimoni. Gli inquirenti stanno anche passando al setaccio il mondo della malavita romana, alla ricerca di indizi che possano condurre all’identificazione dei responsabili. La speranza è che, nonostante la professionalità dei rapinatori, qualche dettaglio possa sfuggire e permettere di risalire alla loro identità.