Rallenta l’inflazione, il costo per la spesa sale del 2,3%

01/11/2025

L’Italia si conferma tra i Paesi europei con l’inflazione più bassa, ma anche tra quelli con la pressione fiscale più alta. L’Istat ha registrato a ottobre una «sensibile decelerazione» dei prezzi al consumo: -0,3% rispetto a settembre e +1,2% su base annua, contro l’1,6% del mese precedente. Nell’Eurozona, invece, il dato tendenziale è del +2,1%, segno che il nostro Paese continua a muoversi in un contesto di maggiore stabilità dei prezzi rispetto alla media continentale.

A rallentare ulteriormente l’aumento del costo della vita sono soprattutto i beni del carrello della spesa, che a ottobre crescono del +2,3% contro il +3,1% di settembre. Tuttavia, alcune voci restano ancora in forte rialzo: il cacao e il cioccolato in polvere segnano un +21,8% e il caffè +21,1% su base annua. A frenare il carovita contribuiscono invece gli energetici regolamentati (dal +13,9% al -0,8%) e gli alimentari non lavorati (dal +4,8% all’1,9%).

«Quando siamo giunti al governo il carovita era all’11,8%, oggi è all’1 virgola», ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, commentando i dati Istat. L’inflazione acquisita per il 2025 si attesta all’1,6%, mentre la componente di fondo resta al 2%.

Ma accanto ai segnali positivi sull’inflazione, la pressione fiscale continua a crescere. Secondo i dati Eurostat, nel 2024 il rapporto tra imposte, contributi sociali e Pil nell’Unione Europea ha toccato il 40,4% (+0,5 punti rispetto al 2023), mentre nell’Eurozona si è attestato al 40,9%. L’Italia si colloca al sesto posto in Europa, con un peso fiscale salito dal 41,4% al 42,6%, il nono incremento più consistente tra i 27 Stati membri.

Nel dettaglio, il gettito complessivo dell’Unione Europea ha raggiunto 7.281 miliardi di euro, in aumento di 387 miliardi rispetto all’anno precedente. In Italia, l’aumento del prelievo fiscale e previdenziale si accompagna però a una crescita economica più debole, con il Pil in rallentamento dal +1% del 2023 al +0,7% nel 2024.

I dati mostrano un quadro variegato: le maggiori crescite del rapporto tasse/Pil si registrano a Malta (+2,6 punti), Lettonia (+2,5), Slovenia (+2) e Croazia (+1,7). Al contrario, solo cinque Paesi hanno ridotto la pressione fiscale: Francia, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi e Portogallo.

Il governo italiano ha tuttavia respinto l’idea di un «aumento generalizzato della pressione fiscale», spiegando che l’incremento dipende da una «ridistribuzione tra contribuenti» e «dall’aumento dell’occupazione». Un ruolo significativo è stato giocato anche dal combinato di inflazione e bassa crescita, che ha compresso il potere d’acquisto delle famiglie.

Negli ultimi anni, il carovita cumulato tra 2021 e 2023 è stato del 14,2%, superiore alla crescita del Pil e agli incrementi salariali. Tuttavia, come ha riconosciuto anche la Banca Centrale Europea, le misure adottate dall’esecutivo — dalla riduzione strutturale delle aliquote Irpef (da quattro a tre), al taglio del cuneo fiscale, fino alle maggiori detrazioni sociali — hanno contribuito a mitigare il fiscal drag, favorendo in particolare i redditi medio-bassi.

L’Italia, insomma, rallenta sul fronte dei prezzi ma resta tra i Paesi europei dove il peso delle tasse sul reddito e sul lavoro continua a essere tra i più elevati, in un equilibrio ancora fragile tra crescita, occupazione e potere d’acquisto.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

E’ crisi dei chip in Europa: rischio fermo produzione auto

E’ crisi dei chip in Europa: rischio fermo produzione auto

L’industria automobilistica europea si trova sull’orlo di una crisi a causa della grave carenza di chip. L’Acea, l’associazione delle case automobilistiche che rappresenta i maggiori produttori del settore come BMW, Mercedes-Benz, Volkswagen e Renault, ha lanciato l’allarme, avvertendo che le linee di assemblaggio potrebbero fermarsi nei prossimi giorni. Secondo Acea, le forniture di chip stanno […]

30/10/2025

Manovra 2025, la Lega spinge per più risorse per infrastrutture e Piano Casa

Manovra 2025, la Lega spinge per più risorse per infrastrutture e Piano Casa

Due ore di confronto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per delineare la strategia sulla Legge di Bilancio 2025, convocato dal ministro e leader leghista Matteo Salvini. Al centro della discussione, le rassicurazioni sui fondi per le opere infrastrutturali, con particolare attenzione alle metropolitane di Roma, Milano e Napoli, e il piano per sbloccare […]

30/10/2025

Sanità, firmato il nuovo contratto 2022-2024: aumenti in busta paga

Sanità, firmato il nuovo contratto 2022-2024: aumenti in busta paga

Buone notizie per circa 600mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale: a novembre arriveranno gli aumenti in busta paga, con incrementi medi di 172 euro mensili e arretrati tra i 900 e i 1.300 euro a seconda della qualifica. È quanto previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale 2022-2024 per il personale non medico — infermieri, tecnici […]

29/10/2025

Firmato il contratto 2022-2024 per la Sanità: aumenti fino a 172 euro al mese

Firmato il contratto 2022-2024 per la Sanità: aumenti fino a 172 euro al mese

Per 581.000 professionisti non medici del Servizio sanitario nazionale — tra infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, tecnici e personale amministrativo — è in arrivo un aumento medio lordo mensile di 172 euro. Domani sarà firmato definitivamente il contratto collettivo nazionale 2022-2024 del comparto Sanità, dopo il via libera della Corte dei Conti. Oltre all’aumento mensile, i […]

26/10/2025

Aumenti in busta paga per 3 milioni di statali: meno Irpef e premi detassati

Aumenti in busta paga per 3 milioni di statali: meno Irpef e premi detassati

Buone notizie per oltre 3 milioni di dipendenti pubblici: la manovra economica 2025 porta con sé un duplice beneficio in busta paga. Oltre agli aumenti previsti dai nuovi contratti collettivi, gli statali potranno contare anche su un taglio dell’Irpef e sulla detassazione del salario accessorio, misure che insieme garantiranno fino a 56 euro mensili aggiuntivi, […]

26/10/2025

Lazio prima regione per crescita imprenditoriale. Il traino di Roma

Lazio prima regione per crescita imprenditoriale. Il traino di Roma

Il Lazio si conferma la prima regione italiana per crescita imprenditoriale. A dirlo è il nuovo report Movimprese relativo al terzo trimestre del 2025, diffuso dalla Camera di Commercio di Roma. Secondo i dati, nel periodo luglio-settembre le iscrizioni di nuove aziende sono state 6.737, a fronte di 3.817 cessazioni, con un saldo positivo di […]

24/10/2025

Manovra 2026: taglio dell’Irpef e premi detassati

Manovra 2026: taglio dell’Irpef e premi detassati

La legge di Bilancio 2026 punta a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori con un mix di misure fiscali e incentivi alla contrattazione. In totale, saranno circa 17 milioni i beneficiari degli interventi previsti: 3,3 milioni nel settore privato grazie alla detassazione degli aumenti contrattuali e 13,6 milioni di contribuenti che usufruiranno del taglio dell’Irpef, […]

23/10/2025

Manovra, tensioni nel Governo tra Forza Italia e Lega su affitti brevi e banche

Manovra, tensioni nel Governo tra Forza Italia e Lega su affitti brevi e banche

«Diffidare dalle bozze», ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti invitando alla calma dopo le prime indiscrezioni sulla manovra 2025, ma l’appello non è bastato a placare le tensioni interne alla maggioranza. La lettura dei testi preliminari ha acceso i riflettori su due fronti caldissimi: da una parte Forza Italia, pronta a dare battaglia sull’aumento […]

22/10/2025

Manovra 2025, dipendenti pubblici delusi: saltano i fondi promessi

Manovra 2025, dipendenti pubblici delusi: saltano i fondi promessi

La bozza della manovra 2025, approvata dal Consiglio dei ministri e ancora in fase di revisione, delude in particolare i dipendenti pubblici. Più di ciò che contiene, a colpire è ciò che non c’è: sparito il pacchetto da oltre 500 milioni di euro annunciato per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e, con esso, la […]

22/10/2025