
Raid neofascisti ai licei Righi e Tasso di Roma: perquisizioni per tre giovani
Sono scattate mercoledì 5 novembre le perquisizioni a carico di tre giovani riconducibili ad ambienti dell’estrema destra, sospettati di aver partecipato ai raid di stampo neofascista che nei giorni scorsi hanno coinvolto due storici istituti del centro di Roma: il liceo Righi e il liceo Tasso. I tre, secondo fonti investigative, sarebbero legati al movimento Lotta studentesca. A condurre le operazioni sono stati gli agenti della Digos della Questura di Roma, impegnati a identificare i responsabili delle due incursioni, avvenute a distanza di poche ore l’una dall’altra, messe in atto da gruppi di persone con il volto coperto da caschi e armati di bastoni.
Il primo episodio è avvenuto nella serata di martedì 4 novembre al liceo Tasso di via Sicilia. Una decina di persone, vestite di nero, ha fatto irruzione nella scuola, con l’obiettivo di raggiungere il vicino liceo Righi di via Campania, collegato internamente. I giovani sono entrati dalle finestre e si sono mossi nei corridoi, ma sono fuggiti all’arrivo della polizia. Il blitz è stato documentato da video diffusi sui social, dove si vedono i ragazzi mentre fanno saluti romani e urlano slogan riconducibili all’estrema destra.
Solo 24 ore prima, nella notte tra il 3 e il 4 novembre, un gruppo di neofascisti aveva già tentato un’incursione al liceo Righi, lanciando sassi e bottiglie di vetro contro l’edificio e intonando cori fascisti. Secondo quanto denunciato dagli studenti del collettivo Ludus, era già avvenuto un tentativo simile nella serata di sabato primo novembre. «Hanno lanciato sassi, bottiglie e mattoni contro l’edificio, accompagnandosi con cori come ‘Sieg Heil’, ‘Boia chi molla’ e ‘duce’. Noi abbiamo risposto alle loro violenze impedendogli di entrare e cacciandoli ogni volta», hanno raccontato i ragazzi, che hanno ribadito la natura pacifica e inclusiva dell’occupazione: «Le scuole occupate sono spazi aperti e democratici, con cui i fascisti non hanno nulla a che fare».
Le indagini della Digos proseguono per chiarire le dinamiche dei raid e verificare se dietro i due episodi ci sia un coordinamento tra diversi gruppi dell’estrema destra romana. Intanto, cresce la preoccupazione tra studenti, dirigenti scolastici e genitori, mentre il liceo Righi ha visto terminare la lunga fase di occupazione: le lezioni dovrebbero riprendere regolarmente lunedì prossimo, 10 novembre.