
Quasi un milione di euro di fondi pubblici per un film mai realizzato

Dietro il duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphilj, dove il 7 giugno è stato ritrovato il corpo di una bambina e della madre Anastasia Trofimova, si cela un retroscena ancora più inquietante. Il principale sospettato, Charles Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, oggi detenuto sull’isola greca di Skiantos in attesa di estradizione, non sarebbe solo un assassino. Le indagini della Procura di Roma e della polizia rivelano che l’uomo avrebbe ingannato anche lo Stato italiano, ottenendo 863.595,90 euro di tax credit cinematografico per un film mai realizzato, intitolato “Stelle della notte”.
Il progetto era stato formalmente approvato con un decreto del Ministero della Cultura datato novembre 2020, sotto la direzione generale Cinema e Audiovisivo allora guidata da Nicola Borrelli (Governo Conte-bis). Secondo quanto emerso, Kaufmann avrebbe presentato tutta la documentazione necessaria, compreso un passaporto americano, un coproduttore italiano e i link (temporanei) a presunte scene girate, senza che venisse richiesto alcun approfondimento. Il credito d’imposta, una volta approvato, è stato ceduto a un istituto bancario, trasformandosi in denaro contante.
«Non permetteremo più che questo accada», ha dichiarato Alessandro Giuli, attuale ministro della Cultura, sottolineando la gravità dell’episodio e definendolo un «doppio sgomento». Il ministero ha infatti aperto un’indagine interna urgente, per accertare come sia stato possibile che un simile raggiro passasse inosservato, nonostante la documentazione presentata fosse formalmente regolare.
Il beneficio, secondo quanto chiarito dalla Direzione generale Cinema, non è stato riconosciuto direttamente a Kaufmann, bensì alla società Coevolutions Srl, con sede a Roma, che ha presentato sia la domanda preventiva nel 2020 che quella a consuntivo nel 2023. Tuttavia, l’intreccio con la Tintagel Films LLC, sedicente società maltese fondata dallo stesso Kaufmann, solleva forti dubbi su una possibile rete di società fittizie utilizzate per frodare il sistema.
Resta aperto il capitolo legato alla figura di Anastasia Trofimova, la giovane madre trovata morta accanto alla figlia. Secondo alcune testimonianze, la donna aveva competenze informatiche avanzate: possibile che fosse coinvolta, consapevolmente o meno, in nuovi tentativi di frode orchestrati da Kaufmann? È una delle tante domande ancora senza risposta, in un’inchiesta che si allarga giorno dopo giorno.
Nel frattempo, il ministero ha precisato che, se dalle verifiche dovesse emergere un uso irregolare del credito, scatteranno la revoca del beneficio, l’esclusione dai finanziamenti per 5 anni, e una segnalazione alla magistratura. Ma resta il fatto che oltre 860mila euro pubblici siano stati erogati per un progetto cinematografico inesistente, contribuendo a rendere ancora più drammatico e inquietante il quadro di uno dei casi più oscuri e controversi degli ultimi anni.