
Quarticciolo, sequestri record di droga nel corso del 2024

Il Quarticciolo, borgata della periferia est di Roma, è ormai diventata una delle principali piazze dello spaccio in Europa. Un luogo con un passato glorioso, legato alla Resistenza e alla figura del “Gobbo del Quarticciolo”, Giuseppe Albano, ma che oggi è terreno fertile per la criminalità organizzata. Il giro d’affari legato al traffico di droga è milionario, come dimostrano i sequestri effettuati dai carabinieri della compagnia Casilina nel 2024: 7.000 dosi di cocaina, 2.000 di crack e altrettante di hashish, per un valore complessivo di 250.000 euro. Nel corso dell’anno precedente, una maxi operazione della Direzione Distrettuale Antimafia aveva smantellato un gruppo criminale calabrese che, attraverso il traffico di cocaina e crack, fatturava mezzo milione di euro l’anno. Le strade del quartiere sono presidiate da spacciatori e sentinelle, in un clima di controllo e violenza, con agguati e aggressioni che segnano la quotidianità. Per far fronte a questa situazione, il governo ha approvato un decreto legge che prevede misure emergenziali e un piano di riqualificazione da 180 milioni di euro, esteso anche ad altre aree a rischio come Rozzano e Scampia.
Il fenomeno delinquenziale al Quarticciolo si basa su un sistema ben radicato, dove giovani stranieri, perlopiù nigeriani e tunisini, vengono reclutati come spacciatori e sentinelle. Questa “manovalanza” serve gli interessi delle grandi famiglie criminali che gestiscono le piazze di spaccio. Gli investigatori hanno rilevato un incremento di violenze legate al controllo del territorio, come accaduto nell’aprile scorso, quando un giovane romano accoltellò un tunisino per il predominio su una delle piazze del quartiere. Tra il 2022 e il 2024 si è registrata un’escalation di aggressioni e agguati, evidenziando un pericoloso cambiamento di equilibri. Recentemente, altri 18 arresti hanno confermato il triste record di circa un fermo al giorno, segno della persistente attività criminale.
Uno dei colpi più significativi contro la criminalità organizzata è stato messo a segno con l’operazione “Ottobre libero” del 2023, che ha portato all’arresto di sei persone, tra cui il boss Antonio De Vito, noto come “Zio Antonio”. Appartenente alla cosca Giampà di Lamezia Terme, De Vito aveva trasferito il suo quartier generale al Quarticciolo, gestendo un traffico di droga da 60.000 euro al mese. La sua banda riforniva la piazza compresa tra via Manfredonia e piazza del Quarticciolo, con stupefacenti provenienti dal Sud Italia. Nonostante l’arresto del boss, la pressione delle famiglie criminali sul quartiere resta alta, evidenziando la necessità di interventi strutturali per garantire sicurezza e legalità in questa area di Roma.