
Ponte sullo Stretto: la destra sbanca alla Camera, i lavori inizieranno prima del previsto

Il Ponte sullo Stretto, un progetto sostenuto dal Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riceverà un finanziamento confermato di 11,630 miliardi di euro fino al 2032, data prevista per il suo completamento, secondo la Legge di Bilancio 2024.
Tuttavia, un emendamento governativo ha ridefinito il coinvolgimento dello Stato, delegando una parte delle responsabilità al Fondo di Sviluppo e Coesione. Salvini gongola, il Ponte sullo Stretto sarà l’opera che lo lancerà in vetta alla catena alimentare nei prossimi anni di Governo Meloni.
Il Ponte è un opera che nel bene o nel male dovremmo per sempre ricondurre a Salvini
Questo aggiustamento ha comportato una revisione delle risorse, con un prelievo di circa 2,3 miliardi di euro dal Fondo precedentemente destinato alle regioni meridionali. Sicilia e Calabria, entrambe interessate al progetto, dovranno contribuire con 1,6 miliardi di euro per finanziare il ponte.
Sebbene la somma complessiva rimanga immutata, sorgono preoccupazioni sull’impatto su infrastrutture e sviluppo economico delle regioni coinvolte. Le risorse per il Sud potrebbero essere compromesse.
Il 2024 vedrà un finanziamento di 780 milioni di euro per avviare le prime fasi dei lavori, segnando la volontà di procedere nonostante le sfide finanziarie e i cambiamenti nella distribuzione dei fondi.
La recente vittoria di Meloni alla Camera ha consolidato l’orientamento dell’esecutivo verso l’attuazione dei suoi obiettivi. La Maxi-Maggioranza ha soppresso ogni opposizione, creando una predominanza assoluta che, con pregi e difetti, si è imposta in modo incontestabile.