
Pnrr, Roma corre più veloce d’Italia: il 91% dei progetti è già avviato
La Capitale accelera sul Pnrr più di qualsiasi altra grande città italiana, confermando l’efficacia di un modello basato sulla collaborazione costante tra governo, Campidoglio, Regione e associazioni di categoria. L’avanzamento dei progetti finanziati dal Recovery è arrivato al 91%, un risultato che abbraccia infrastrutture, manutenzioni, mobilità, connettività e recupero del patrimonio artistico. Un cambio di passo evidente in una città che, fino a pochi anni fa, era simbolo dei “flambus”, gli autobus in fiamme. Oggi Roma beneficia di un flusso di risorse senza precedenti: come ha ricordato il sindaco Roberto Gualtieri, il piano integrato di investimenti vale complessivamente 17 miliardi, tra fondi per il Giubileo, Pnrr, project financing e trasferimenti statali e regionali. Un volume tale da incidere anche sui bilanci dell’intero Paese: secondo Ifel e Sole 24 Ore, la spesa in conto capitale dei Comuni italiani è cresciuta del 33,2% tra il 2024 e il 2025 proprio grazie agli interventi romani.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di attuazione del Pnrr, diffuso a fine agosto 2025, fotografa 284 progetti finanziati per un valore complessivo di 1,136 miliardi di euro, con un avanzamento economico dell’86,6%. La performance migliore è stata registrata nella Missione 2, dedicata a digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo: un’accelerazione dovuta anche al Giubileo, che nel 2025 ha portato in città milioni di pellegrini e reso necessari servizi più efficienti. Restano invece rallentamenti nel settore scolastico, dove alcune procedure hanno richiesto ri-programmazioni e verifiche aggiuntive.
Il Recovery ha inciso in particolare sulla mobilità, con oltre 500 milioni destinati a rinnovare il parco mezzi e le infrastrutture di trasporto pubblico. Ben 292 milioni sono stati utilizzati per ordinare 411 autobus elettrici, di cui una parte già in circolazione. A questo si aggiunge il riconoscimento internazionale ottenuto da Roma a Barcellona con lo Smart City Award, grazie alle iniziative collegate alla strategia Roma5G – Smart City Roma. Il progetto, finanziato dal Pnrr con 20 milioni, punta a portare la connessione ultraveloce nelle tre linee metropolitane e in cento piazze della città: a settembre già 55 erano dotate di nuovi hotspot. Parallelamente, si stanno digitalizzando i servizi dell’Ama e implementando sistemi avanzati per la gestione del traffico.
Il Pnrr ha rappresentato anche un’occasione storica per intervenire sulle periferie. Sono 73 i milioni destinati al PUI per la rigenerazione di Tor Bella Monaca, con interventi che spaziano dalla manutenzione degli alloggi all’efficientamento energetico fino alla creazione di spazi sociali nelle torri popolari. Il Comune prevede di consegnare 52 appartamenti della corte centrale entro marzo 2026. Un altro capitolo riguarda il Serpentone, nel quadrante Ovest della città: entro metà del prossimo anno saranno inaugurati due parchi attrezzati, nuove sale comuni e un incubatore d’impresa pensato per sostenere le realtà produttive dei quartieri più fragili.
Roma prova così a superare decenni di ritardi e sofferenze strutturali grazie a un uso coordinato e tempestivo dei fondi europei, nazionali e privati. Un modello che, secondo amministratori e analisti, potrebbe diventare un riferimento anche per altre grandi città italiane chiamate a gestire la transizione verde, digitale e sociale dei prossimi anni.