
Roma, pitbull attacca un ragazzino, salvato da un automobilista

Un pomeriggio di paura si è trasformato in una corsa disperata contro un pitbull sfuggito al controllo del padrone in via Ugo Ojetti, a Roma. Tre ragazzini di 13 anni sono stati inseguiti e aggrediti dall’animale, tra grida e tentativi di fuga. Nessun automobilista si è fermato, tranne uno: un uomo alla guida di un’auto che, aprendo lo sportello, ha permesso a uno dei giovani di mettersi in salvo. Un gesto che i residenti hanno definito «da eroe silenzioso».
Secondo i testimoni, i tre ragazzi stavano tornando a casa quando il cane, con il guinzaglio ancora penzolante, ha iniziato a rincorrerli. Uno di loro è riuscito a rifugiarsi in un supermercato, mentre gli altri due sono stati raggiunti dall’animale. Uno è stato morso all’addome e portato al pronto soccorso, fortunatamente senza gravi conseguenze. L’altro è caduto a terra, graffiato e spaventato, mentre il pitbull cercava di saltargli addosso. È stato allora che l’automobilista, fermandosi in mezzo alla strada, ha aperto lo sportello e gridato al ragazzino di salire. Lo ha poi accompagnato a casa, ancora sotto choc ma incolume.
Il quartiere è rimasto sconvolto e chiede maggiori tutele. «Non è la prima volta che un cane scappa ai padroni. E se fosse stato un bambino più piccolo? Noi mamme abbiamo paura», raccontano le residenti. La comunità ora si mobilita per rintracciare l’uomo che ha soccorso il tredicenne, visto come l’unico ad aver avuto il coraggio di fermarsi quando altri automobilisti hanno tirato dritto.
Sul tema è intervenuta anche Valentina Coppola, etologa e presidente dell’associazione Earth Odv: «Non bisogna criminalizzare il pitbull. Il problema è la gestione da parte dei padroni. Per legge chi porta a spasso un cane deve essere in grado di controllarlo, e spesso non è così». L’esperta ricorda come in Lombardia sia già previsto l’obbligo del patentino per alcune razze, misura che andrebbe estesa a tutti i cani per responsabilizzare i proprietari. Coppola ha sottolineato inoltre l’importanza di utilizzare strumenti adeguati, come il break stick, in grado di aprire la mascella del pitbull in caso di morso.
L’episodio ha acceso i riflettori sul tema della sicurezza nella gestione degli animali, con possibili conseguenze civili e penali per i proprietari. Intanto, il quartiere continua a cercare il suo “eroe anonimo”, colui che con un gesto semplice ha evitato il peggio e salvato la vita a un ragazzino.