Per i turisti prezzi troppo alti di acqua e pizza attorno a San Pietro
Nel giorno dell’80esimo anniversario della Liberazione, Roma si è vista invasa da oltre 800 mila persone, con la metropolitana che ha fatto registrare un numero record di passeggeri. A dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, una folla variegata: giovani con il fazzoletto al collo, famiglie con passeggini, coppie con cani, suore e sacerdoti. Tutti diretti verso San Pietro, dove il Papa riposava, per il commiato finale.
La fermata della metropolitana “Ottaviano” è diventata il punto di partenza di una marea di pellegrini che, per rendere omaggio al Pontefice, hanno affollato le banchine della metro. L’alta affluenza ha costretto i treni a viaggiare uno dietro l’altro, con i display che indicavano continuamente “segue altro treno”. La folla, composta in gran parte da scout e giovani, ha reso difficile l’accesso alla Basilica, con molti fedeli che non sono riusciti ad arrivare prima della chiusura anticipata alle 17, una notizia che ha creato qualche disagio.
Oltre alla commozione per il Papa, le lamentele riguardo i prezzi sono aumentate. Turisti e residenti hanno denunciato speculazioni sui costi, con alcuni che hanno pagato prezzi esorbitanti per un pasto o una bevanda. Un esempio emblematico è quello di Paulina, una turista messicana, che ha pagato 25 euro per una pizza. Anche il prezzo delle bottigliette d’acqua, che in molti luoghi è salito a tre euro, ha suscitato malcontento. Alice, una turista, ha commentato ironicamente: «Se avessi sete, non comprerei più una bottiglietta qui. Sembra costare ovunque così negli ultimi giorni, secondo me c’è stato un incremento nel prezzo dei prodotti essenziali dopo la morte del Papa». Visto l’enorme afflusso di gente per la concomitanza del funerale e delle celebrazioni per il 25 Aprile, probabilmente alcuni esercenti se ne sono approfittati, almeno stando alle lamentele dei turisti.