
Papa Leone XIV: “Ricostruiamo la credibilità di una Chiesa ferita”

Papa Leone XIV ha celebrato nella Basilica di San Pietro l’ordinazione di undici nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, rilanciando con forza il tema della credibilità del clero. Nell’omelia, il Pontefice ha sottolineato l’urgenza di una “trasparenza della vita”, auspicando che i sacerdoti siano uomini “con vite conosciute, leggibili, credibili”. Ha poi affermato: “Stiamo dentro il popolo di Dio, per potergli stare davanti, con una testimonianza credibile. Insieme ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita. Non siamo ancora perfetti, ma è necessario essere credibili”. Il cardinale Prevost ha aggiunto che “l’amore del Cristo ci possiede, è un possesso che libera e che ci abilita a non possedere nessuno. Liberare, non possedere”.
Nei giorni precedenti, durante un’udienza a San Pietro, Papa Leone aveva ricevuto una delegazione dell’Ong Mediterranea Saving Humans, insieme ad altri movimenti cattolici e laici dell’Arena di Pace. In quella occasione il cappellano di bordo di Mediterranea, don Mattia Ferrari, ha ringraziato il Papa per il sostegno, sottolineando il significato concreto della nuova nave di soccorso appena acquisita: “Con quella praticheremo nel concreto e non solo a parole ciò che ci ha detto Papa Leone, al quale va tutta la nostra gratitudine per averci, ancora una volta, mostrato una Chiesa attenta agli ultimi”.
In un messaggio indirizzato alla Conferenza episcopale francese, Leone XIV ha esortato i vescovi a non scoraggiarsi davanti ai “venti contrari dell’indifferentismo, del materialismo e dell’individualismo”, invitando a riscoprire l’eredità spirituale di tre grandi santi francesi: Giovanni Eudes, Giovanni Maria Vianney e Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Il Papa ha ribadito che le celebrazioni per il centenario della canonizzazione dei tre santi non devono limitarsi alla nostalgia del passato, ma ispirare una rinnovata energia missionaria: “Santa Teresa non sarà forse la patrona delle missioni proprio nelle terre in cui è nata? San Giovanni Maria Vianney e san Giovanni Eudes non sapranno forse parlare alla coscienza di molti giovani della bellezza, della grandezza e della fecondità del sacerdozio, suscitarne un desiderio entusiasta e dare loro il coraggio di rispondere generosamente alla chiamata?”.
L’ordinazione presbiterale da parte del Papa rappresenta inoltre il ritorno a una tradizione sospesa per tre anni, quando a celebrare il rito era stato il cardinale Angelo De Donatis, prima come vicario del Papa per la diocesi di Roma, poi come Penitenziere maggiore.