
Ostia, blitz antidroga dei carabinieri in piazza Gasparri: 13 arresti
Un’intera rete di spaccio smantellata nel cuore del litorale romano. È il bilancio dell’operazione dei carabinieri del Gruppo Ostia, che hanno arrestato tredici persone, tra cui un ragazzo minorenne, e denunciato altre nove nel corso di un blitz condotto tra piazza Gasparri e le vie limitrofe, nel X Municipio. L’azione, frutto di settimane di indagini e controlli mirati, ha permesso di sequestrare decine di dosi di cocaina e hashish, oltre a quasi 10mila euro in contanti, in parte trovati in un appartamento di edilizia popolare occupato abusivamente.
Il blitz, condotto con l’ausilio delle unità cinofile, rientra nel piano di interventi disposto dalla Prefettura di Roma per contrastare la recrudescenza criminale nel quadrante di Ostia. La stessa zona era stata visitata di recente dalla presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo, che aveva segnalato la necessità di rafforzare la presenza dello Stato. Le indagini dei carabinieri si sono concentrate su piazza Gasparri, da tempo considerata una delle piazze di spaccio più attive del litorale, insieme all’Idroscalo, a via Antonio Forni e via Fasan, aree già al centro di episodi di gambizzazioni, bombe carta, estorsioni e rivalità tra bande.
Durante il blitz, cinque persone – due uomini (uno dei quali egiziano), due donne e un minorenne – sono state sorprese all’interno di un appartamento al terzo piano di una palazzina popolare. Alla vista dei militari, hanno tentato di disfarsi di un panetto di hashish lanciandolo dal balcone e di gettare altra droga negli scarichi del bagno, ma senza riuscirci. Sul pavimento, i carabinieri hanno trovato 1.200 euro in banconote di piccolo taglio, chiaramente provento dello spaccio, insieme a bilancini di precisione, bustine e materiale per il confezionamento delle dosi. L’appartamento era di fatto una base operativa per la distribuzione della droga, con un flusso costante di clienti che bussavano alla porta per acquistare.
Gli investigatori ritengono che i cinque arrestati facciano parte di una rete di narcotraffico più ampia, collegata ad alcune famiglie storiche del quartiere. Le indagini proseguono per chiarire la provenienza della droga e ricostruire la catena di comando dello spaccio. Gli altri arresti e denunce sono scattati nelle aree limitrofe, dove i carabinieri hanno controllato 131 persone e 59 veicoli.
L’operazione ha messo in luce un fenomeno sempre più diffuso: le case popolari trasformate in centrali di spaccio. Gli appartamenti occupati illegalmente vengono usati come rifugi sicuri per nascondere la droga e organizzare la vendita lontano dagli occhi delle forze dell’ordine. In questo sistema, a preoccupare è anche il coinvolgimento dei più giovani. Il minorenne arrestato non è un caso isolato: molti adolescenti vengono reclutati come guardaspalle o corrieri da gruppi criminali in cambio di pochi soldi, attratti da un modello di vita illusorio.
Come sottolineano i carabinieri, il fenomeno è ormai sistemico e interessa più aree del litorale: da piazza Gasparri all’Idroscalo, fino a via Fasan, zone in cui lo spaccio è passato dalla strada agli appartamenti, rendendo più difficile il controllo del territorio. Un’evoluzione del crimine urbano che trasforma i quartieri popolari in basi operative nascoste, dove lo Stato è chiamato a intervenire con continuità e fermezza.
M.M.