
Ostia, a fuoco una rimessa di barche: è il secondo rogo in una settimana

Un’altra giornata di fuoco sul litorale romano. A distanza di appena una settimana dal devastante incendio che aveva colpito un cantiere navale all’Idroscalo di Ostia, ieri le fiamme sono tornate a minacciare la zona, stavolta a Isola Sacra, a Fiumicino, tra via Domenico Siciliani e via Monte Cencio.
L’allarme è scattato intorno alle 12.15, quando una colonna di fumo nero si è levata in cielo, visibile anche a chilometri di distanza. In pochi minuti, le fiamme hanno avvolto barche e depositi di attrezzature situati lungo il Tevere. Sul posto è stato necessario un massiccio intervento dei vigili del fuoco, con squadre giunte dai distaccamenti di Ostia, Nemi e Cerveteri. A coordinare le operazioni, il Dos (Direttore Operazioni di Spegnimento), supportato da due elicotteri messi a disposizione dalla Regione Lazio.
Presenti anche carabinieri, polizia locale, sanitari del 118, la capitaneria di porto e decine di volontari della protezione civile. Fortunatamente non si registrano feriti, ma le cause del rogo restano per il momento ignote. L’area è stata messa in sicurezza e sono in corso accertamenti per chiarire l’origine delle fiamme.
La memoria corre subito al rogo della scorsa settimana, che aveva devastato un cantiere navale all’Idroscalo di Ostia, distruggendo numerose imbarcazioni e due magazzini di attrezzature nautiche. In quell’occasione, tre vigili del fuoco rimasero intossicati: due furono ricoverati all’ospedale Grassi e uno al Policlinico Umberto I in codice rosso, ma fuori pericolo.
Il titolare del rimessaggio, presente con la figlia durante le operazioni, aveva raccontato di aver udito un’esplosione proveniente da un deposito contenente vernici e materiali da lavoro. Le similitudini con quanto accaduto ieri riaccendono i sospetti: due episodi ravvicinati e dalle modalità simili spingono a non escludere l’ipotesi di un atto doloso.
Tra i residenti del litorale cresce l’ansia. Dopo due incendi in pochi giorni, in molti temono che dietro ci sia non solo una mano dolosa, ma soprattutto l’ombra della malavita organizzata. «Abbiamo bisogno di maggiore sicurezza, non possiamo vivere con la paura che ogni settimana accada una tragedia», è il grido che si leva da Isola Sacra.
La questione è ora sul tavolo del Prefetto di Roma, chiamato a valutare misure urgenti per rafforzare i controlli e prevenire ulteriori episodi che potrebbero trasformarsi in una catastrofe. Intanto, le indagini proseguono per accertare cause e responsabilità di roghi che stanno mettendo a dura prova la tranquillità del litorale romano.