
Ostia, 4 barche in fiamme nel cantiere: ipotesi incendio doloso

Momenti di paura ieri mattina a Ostia, nella zona dell’Idroscalo, dove una serie di esplosioni ha preceduto un violento incendio in un cantiere navale e rimessaggio di via delle Orcadi. Il rogo, alimentato dal vento, ha avvolto in pochi minuti quattro barche e due magazzini pieni di vernici e materiali infiammabili, generando una colonna di fumo nero visibile da chilometri, da Fiumicino a Torvaianica.
Il titolare della struttura, G. B., ascoltato dai carabinieri di Ostia, ha escluso fin da subito la possibilità di un incidente, parlando apertamente di atto doloso: «Mi hanno fatto un dispetto». Le indagini sono in corso per capire chi e per quale motivo possa aver appiccato il fuoco.
L’allarme è scattato intorno alle 8.20, quando la figlia del titolare ha sentito i botti e l’esplosione provenire da uno dei magazzini. È stata lei a svegliare il padre, che dormiva all’interno del cantiere, e a chiamare i soccorsi.
Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, quattro autobotti, una motobarca e mezzi speciali per operare in ambienti con fumi tossici. Le fiamme si sono estese anche al canneto adiacente al rimessaggio, rendendo le operazioni di spegnimento lunghe e complesse.
Tre vigili del fuoco sono rimasti intossicati: uno è stato ricoverato in codice rosso per un malore, sebbene le sue condizioni non siano gravi, mentre gli altri due sono stati dimessi dopo le cure.
Le verifiche dei carabinieri puntano a chiarire le cause del rogo, senza escludere del tutto l’ipotesi accidentale. Si indaga anche su eventuali conti in sospeso del titolare con clienti, oltre che sul rispetto delle norme di sicurezza e sulla presenza di una polizza assicurativa, che al momento non risulterebbe attiva.
Non si tratta di un episodio isolato: a maggio 2023, un incendio in via della Scafa a Fiumicino distrusse quattro imbarcazioni, mentre a settembre, in via Col Moschin, le fiamme devastarono un’area di oltre tremila metri quadrati, con barche e un capannone ridotti in cenere.
Solo poche ore prima del rogo di ieri, un altro incendio ha interessato il cantiere dell’ex stabilimento Aneme e Core sul lungomare Paolo Toscanelli, dove alcuni senzatetto avrebbero dato fuoco ad un mucchio di materiale in legno. L’intervento tempestivo dei pompieri ha evitato danni maggiori.