
Nuovo vasto incendio alle porte di Roma

Nuovo vasto incendio alle porte di Roma: il rogo, intorno alle 13, è scoppiato sul cosiddetto ‘pratone’, area che comprende i quartieri di Cinecittà eEst, Torre Spaccata, Lamaro, Don Bosco e Cecafumo.
Nuovo vasto incendio
Il fuoco, da una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe partito nella zona tra via Bruno Pelizzi, via Giuseppe Saredo, via Roberto Fancelli e via Filomusi Guelfi: le cause, ovviamente, sono ancora da accertare. Non è escluso anche che gli inneschi possano essere diversi, ma questo si vedrà solo a intervento di spegnimento ultimato.
Estate rovente
Dunque, continua l’estate rovente della Capitale. Un altro incendio è divampato in città, oggi intorno alle 13, nel cosiddetto «pratone»: un’area verde compresa tra i quartieri Cinecittà Est, Torre Spaccata, Lamaro, Don Bosco e Cecafumo. In corso maxi operazione delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e Protezione Civile per spegnere le fiamme. Purtroppo, durante l’intervento sono rimasti ustionati quattro soccorritori: un vigile del fuoco e tre volontari della Protezione Civile (una donna e due uomini), che sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio di Roma: molto gravi le condizioni della donna, e sono andate aggravandosi anche quelle del pompiere, per il quale è stato necessario ricorrere alla vasca ospedaliera per il trattamento delle ustioni. La zona «rossa» dalla quale sarebbero partite le fiamme, per l’esattezza, si trova tra via Bruno Pelizzi, via Giuseppe Saredo, via Roberto Fancelli e via Filomusi Guelfi (che sono state chiuse al traffico). Sul posto sono impegnati anche due elicotteri.
Ore critiche
Critico il versante Torre Spaccata. Seppure intorno ale 20 il maxi rogo appare sostanzialmente sotto controllo, un fronte ancora problematico è quello rivolto verso Torre Spaccata. Al momento non sono ancora note le cause dell’incendio, da capire se si sia trattato di un atto doloso o di un incidente provocato da comportamenti scorretti. Ogni ipotesi è al vaglio delle forze dell’ordine e sarà verificata al termine delle operazioni di spegnimento in corso.
Accerchiati dalle fiamme
La situazione si è fatta particolarmente critica nel pomeriggio, quando improvvisamente il vento e le fiamme si sono rigirate contro chi stava tentando di spegnerle. Il fronte di fuoco, spinto dalle forti raffiche, si è velocemente allungato minacciando le squadre di soccorritori: il vento d’un tratto ha iniziato a spirare in una direzione opposta, frontalmente agli operatori che si sono ritrovati con le lingue di fuoco addosso.