
Nuovo stadio della Roma a Pietralata: consegnato il progetto di fattibilità
La Roma compie un passo formale e sostanziale verso la realizzazione del nuovo stadio di Pietralata. Nella giornata di martedì 23 dicembre il club giallorosso ha consegnato a Roma Capitale il Progetto di fattibilità tecnico-economica, documento chiave che apre ufficialmente la fase decisiva dell’iter amministrativo e avvicina l’inizio dei lavori per quella che viene definita una delle infrastrutture sportive più ambiziose e moderne d’Europa.
In una nota ufficiale, l’AS Roma ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, sottolineando il valore del lavoro svolto e ringraziando in modo esplicito il sindaco Roberto Gualtieri per il ruolo avuto nel percorso. «Desideriamo rivolgere un ringraziamento speciale e personale al sindaco Gualtieri per il suo sostegno, la sua disponibilità e la collaborazione costante che hanno reso possibile questo fondamentale avanzamento», si legge nel comunicato del club.
Il progetto depositato rappresenta la sintesi di mesi di lavoro tecnico e progettuale, con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e all’integrazione urbana. L’impianto, destinato a sorgere nel quadrante di Pietralata, sarà caratterizzato da una Curva Sud monumentale, annunciata come la più grande d’Europa, un’architettura iconica ispirata alla tradizione romana e spazi multifunzionali pensati per vivere lo stadio non solo nei giorni di partita. Sono previsti inoltre interventi mirati su mobilità, servizi e spazi pubblici, con l’obiettivo di creare un vero e proprio polo sportivo e sociale per la Capitale.
La Roma sottolinea come l’importanza dell’opera, per dimensioni e impatto urbano, abbia già consentito l’inserimento dello stadio di Pietralata tra i potenziali impianti destinati a ospitare le partite di UEFA Euro 2032, rafforzando il profilo internazionale del progetto. «La consegna del progetto rappresenta un passo concreto verso l’inizio dei lavori e conferma la determinazione del club nel dotare Roma di un impianto moderno, sostenibile ed economicamente solido, che possa diventare motivo di orgoglio per la città e per i tifosi», ribadisce la società.
Dal Campidoglio arriva una valutazione altrettanto positiva. Il sindaco Gualtieri definisce la consegna del Pfte «un passaggio decisivo nel percorso verso la realizzazione di un progetto atteso da decenni», sottolineando come il nuovo stadio non sia soltanto un’infrastruttura sportiva, ma «una grande occasione di rigenerazione urbana, capace di riqualificare un intero quadrante della città, migliorando mobilità, servizi e qualità dello spazio pubblico». Il primo cittadino ringrazia inoltre la famiglia Friedkin per «uno degli investimenti più importanti mai realizzati nel settore sportivo in Italia», destinato a rafforzare la competitività del club a livello internazionale.
Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, che parla di apertura di una fase decisiva. «Il progetto non prevede nuove cubature rispetto a quelle già pianificate nello Sdo Pietralata e si sviluppa su un’area di circa 27 ettari, di cui oltre 10 destinati a verde, spazi pubblici e parcheggi», spiega. Ora gli uffici dovranno verificare la conformità del Pfte alle prescrizioni emerse nella conferenza dei servizi preliminare e nella delibera sul pubblico interesse, prima del passaggio in Aula Giulio Cesare e dell’avvio della conferenza dei servizi decisoria.
Un iter complesso, ma che segna un punto di non ritorno per il nuovo stadio della Roma. Come sintetizzano dal Campidoglio, da oggi il progetto entra nella sua fase più delicata e concreta, con l’obiettivo dichiarato di consegnare alla città un impianto moderno, sostenibile e pienamente integrato nel tessuto urbano.