
Nuovo regolamento per i pittori di strada: meno caos e regole più severe
Un nuovo passo verso il decoro e l’ordine nel cuore di Roma. Il Comune ha approvato il nuovo regolamento per i pittori di piazza Navona e delle altre aree artistiche della città, con l’obiettivo di semplificare le procedure e migliorare la qualità delle opere esposte. A guidare la riforma sono stati due principi chiave: meno caos, più bellezza. Come ha spiegato la presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, l’approccio è “Less is more: meglio poche aree, ma di qualità”.
Negli ultimi anni, infatti, il centro storico, in particolare la zona Unesco, era diventato una sorta di bazar all’aperto, dove alla bellezza dei monumenti si affiancava spesso la confusione del commercio improvvisato. Ora l’amministrazione vuole riportare equilibrio, valorizzando la libera espressione artistica ma con regole più chiare e rispettose del contesto urbano.
Il nuovo testo prevede che le piazze e le strade destinate agli artisti siano individuate direttamente dai Municipi, che dovranno trasmettere gli elenchi al Dipartimento comunale. Le concessioni dureranno tre anni, non più cinque, e non saranno rinnovabili. Ogni artista potrà ottenere una sola postazione in tutta la città, assegnata tramite avviso pubblico. «Garantiamo parità di trattamento, libertà artistica e rispetto della città», ha spiegato l’assessore capitolino Massimiliano Smeriglio, illustrando anche l’introduzione di un supporto identificativo per ciascun pittore. Inoltre, sarà vietata ogni forma di arte che promuova ideologie razziste, sessiste, xenofobe o violente, in linea con i principi costituzionali.
Il regolamento introduce anche norme rigorose per tutelare il decoro urbano e la qualità artistica. Le opere dovranno essere eseguite sul momento, in presa diretta, firmate e non potranno essere riproduzioni stampate o seriali. Le violazioni comporteranno multe da 100 a 500 euro, mentre per comportamenti contrari al decoro o alla quiete pubblica le sanzioni varieranno tra 50 e 350 euro. Gli artisti potranno lavorare dalle 8 alle 24, occupando al massimo due metri quadrati, comprensivi di attrezzatura. Prevista anche la sospensione della concessione da 3 a 10 giorni per assenze ingiustificate, fino alla revoca definitiva in caso di reiterazione.
Come ha spiegato Erica Battaglia, presidente della Commissione capitolina Cultura, la riforma nasce con l’intento di «semplificare le norme e aumentare la qualità delle arti visive per chi avrà l’opportunità di dipingere nei luoghi più suggestivi della città». Il nuovo regolamento, che approderà a breve in Aula Giulio Cesare, punta a superare anche le vecchie controversie legate alla commissione di valutazione artistica, spesso oggetto di ricorsi. Ora la selezione sarà affidata a procedure trasparenti e snelle, per garantire che a esporre nei luoghi simbolo della Capitale siano solo artisti capaci di rappresentare al meglio la bellezza di Roma.