
Nuove licenze per taxi a Roma: tra ricorsi e scadenze, il nodo della tempistica

Il “concorsone” per assegnare mille nuove licenze taxi a Roma è stato pubblicato, ma ora l’attenzione si sposta su quando i vincitori potranno effettivamente iniziare a lavorare. L’obiettivo dichiarato dal sindaco Roberto Gualtieri è di avere i primi tassisti in strada entro dicembre 2024, in tempo per l’inizio del Giubileo, con le restanti licenze operative entro febbraio 2025. Tuttavia, questo cronoprogramma potrebbe essere messo a rischio dai ricorsi annunciati, in particolare da parte del Comitato dei sostituti alla guida, che rappresenta circa 500 dei 900 operatori precari del settore.
Il bando prevede che il costo della licenza, pari a 75.500 euro per le ordinarie e ridotto a 52.850 euro per chi sceglie veicoli attrezzati al trasporto di carrozzine, debba essere saldato in un’unica soluzione entro 60 giorni dalla comunicazione dell’assegnazione provvisoria. I neo-tassisti dovranno poi iniziare il servizio entro 90 giorni, il che significa che le prime “auto bianche” potrebbero essere operative già a dicembre, con il grosso della flotta pronta per la fine di febbraio.
Tuttavia, il Comitato dei sostituti alla guida ha già espresso la propria intenzione di presentare ricorsi in massa. La loro principale critica riguarda l’assenza di una corsia preferenziale per chi lavora già da anni come sostituto, sebbene il bando preveda un punteggio aggiuntivo per l’esperienza accumulata. Altri aspetti contestati includono il requisito della conoscenza della lingua inglese, ritenuto discriminatorio, e il criterio di preferenza anagrafica, che privilegia i concorrenti più giovani in caso di parità di punteggio.
Oltre a questi ostacoli burocratici e legali, vi è anche la questione finanziaria. Oltre al costo della licenza, i nuovi tassisti dovranno acquistare un veicolo, con un prezzo che varia dai 30.000 euro per un’auto ordinaria ai 50.000 euro per un mezzo attrezzato per il trasporto di disabili. Inoltre, il bando richiede che i veicoli siano ecologici: chi non opta per un’auto ibrida, a GPL, idrogeno o elettrica, dovrà comunque scegliere modelli con almeno classe Euro 5 per la benzina o Euro 6 per il diesel, limitando ulteriormente la possibilità di acquistare veicoli usati a buon mercato.
Di fronte a queste difficoltà, il Comune di Roma sta valutando la possibilità di introdurre un accesso semplificato al credito per i vincitori del bando che potrebbero avere bisogno di supporto finanziario per affrontare questi costi.
Nel frattempo, il numero di domande per il concorso continua a crescere. Alle 17 di ieri, erano già state presentate 400 domande, con altre mille ancora in fase di compilazione. Di queste, un terzo proveniva da sostituti alla guida, dimostrando l’interesse della categoria a ottenere la tanto ambita licenza e uscire dalla precarietà.
Mentre si attende l’esito del concorso e dei possibili ricorsi, resta da vedere se il piano del Campidoglio riuscirà a rispondere alla crescente domanda di servizi di trasporto in una città a forte vocazione turistica come Roma, soprattutto in vista di un evento di portata mondiale come il Giubileo.