
Nascondevano la merce rubata nel passeggino: due sinti a processo

Dal Laurentino al centro di Roma per mettere a segno un colpo in pieno giorno. Due donne italiane di origini sinti, rispettivamente di 21 e 35 anni, hanno tentato di razziare un supermercato in via del Gesù utilizzando un passeggino e la presenza del figlio piccolo della più grande per nascondere la refurtiva. Un piano che nelle loro intenzioni doveva passare inosservato, ma che si è trasformato in una rapina grazie all’occhio vigile di un dipendente.
Le due donne, identificate come Romina R. e Angelina D.S., sono entrate domenica nel Carrefour Express con il bambino seduto sul passeggino. L’atteggiamento disinvolto, unito all’età del piccolo — giudicata “troppo avanzata” per trovarsi ancora su una carrozzina — ha insospettito un magazziniere, che ha iniziato a seguirle.
Girando tra gli scaffali, le due avrebbero nascosto generi alimentari e bevande tra il passeggino e il bambino, per poi dirigersi verso l’uscita senza passare alle casse. A quel punto, il dipendente e una collega si sono parati davanti intimando alle due di restituire la merce.
La reazione è stata violenta: le due donne hanno iniziato a scagliare contro i dipendenti lattine e altri articoli presi dagli scaffali, trasformando il furto in una rapina impropria. La scena, surreale agli occhi dei presenti, ha spinto clienti e cassieri a chiamare il 112.
Sul posto sono intervenuti rapidamente gli agenti dei commissariati Esquilino e Viminale, che hanno fermato le due donne in flagranza di reato. A rafforzare le accuse ci sarebbero anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza del supermercato, che dovranno essere visionate nei prossimi giorni.
Processate ieri per direttissima, Romina R. e Angelina D.S. hanno visto il giudice convalidare l’arresto, ma anche disporne l’immediata scarcerazione in attesa del processo. La prima udienza è fissata per il 30 settembre, quando le due imputate dovranno rispondere di rapina impropria.
L’episodio riaccende il tema dei furti nei supermercati del centro di Roma, sempre più frequenti e spesso messi in atto con modalità insolite, che mettono a rischio anche la sicurezza dei lavoratori.