
Metromare, via libera per la nuova stazione Giardino di Roma

Un altro tassello si aggiunge al complesso mosaico delle opere giubilari previste per il 2025. Astral, la società che gestisce gli interventi infrastrutturali per conto della Regione Lazio, ha assegnato l’appalto per la realizzazione della fermata Giardino di Roma sulla linea Roma-Lido. Un’opera attesa da anni dai circa 12mila residenti del quartiere omonimo, incastonato tra Vitinia e Casal Bernocchi lungo la via del Mare, che potrà finalmente contare su un collegamento diretto al servizio ferroviario metropolitano.
I cantieri per la nuova stazione partiranno entro fine 2025, con una durata prevista di 13 mesi. L’inaugurazione è stimata per il quarto trimestre del 2026. Il progetto prevede due edifici principali collegati da un sovrappasso pedonale, con accesso da via Domenico Modugno e via Erminio Macario, e la creazione di una piazza civica. I 3 milioni di euro di investimento comprendono anche l’uso del parcheggio pubblico adiacente da 250 posti auto. Tuttavia, l’opera ha subito un rallentamento di circa quattro mesi a causa di importanti ritrovamenti archeologici, tra cui una strada del III secolo a.C., una vasca monumentale, tombe del IV secolo a.C. e un edificio in blocchi di tufo squadrati.
La fermata di Giardino di Roma si affianca a quella di Torrino Mezzocammino, anch’essa inserita nel piano giubilare. Per quest’ultima, la gara è stata aggiudicata a metà luglio e i lavori cominceranno a settembre, con una durata di 15 mesi. Situata in via Trafusa, nei pressi del Grande Raccordo Anulare, la nuova stazione sarà completata da un parcheggio multipiano da 200 posti, aggiuntivo a quello esistente. La progettazione della fermata di Torrino risale ai primi anni Duemila, ma solo ora si traduce in un cantiere effettivo.
Ma c’è un paradosso che incombe su entrambe le opere: la cronica carenza di treni sulla linea Roma-Lido. L’appalto da 282 milioni di euro per la fornitura di 38 nuovi convogli, assegnato alla Titagarh Firema, è in forte ritardo. Dei 20 treni previsti per la Roma-Lido e dei 18 per la Roma-Viterbo, nessuno è stato consegnato, nonostante la prima coppia fosse attesa per gennaio 2024. Firema è in gravi difficoltà economiche, e il mancato rispetto del contratto rischia di bloccare oltre 140 milioni di fondi Pnrr. Una possibile soluzione – l’acquisto dell’azienda da parte di Ferrovie dello Stato – è ancora lontana e piena di incognite.
«Costruire nuove fermate senza avere i treni per farle funzionare rischia di aggravare ulteriormente i disservizi per i cittadini», avvertono i comitati dei pendolari. Perché se le infrastrutture avanzano, senza un servizio adeguato rischiano di restare cattedrali nel deserto.