
Marito sequestrato e picchiato dalla moglie: arrestata indiana 44enne

Una vicenda drammatica e ancora troppo spesso sommersa è emersa nella notte tra sabato e domenica a Roma, nel quartiere Eur, dove una donna è stata arrestata per maltrattamenti in famiglia. L’accusata è una cittadina indiana di 44 anni, che per almeno due anni avrebbe sottoposto il marito, un italiano di 50 anni, a un vero e proprio incubo fatto di minacce, pestaggi, sequestri in casa e persino torture con mozziconi di sigaretta.
L’uomo, pur vivendo in un clima di terrore, non aveva mai denunciato per timore di perdere l’affetto dei figli piccoli. Ma l’ennesimo episodio di violenza, avvenuto nella notte di sabato scorso, ha segnato un punto di svolta. “Non ne posso più. Ho paura quando si avvicina”, ha raccontato agli agenti con la voce spezzata. “È cambiata da quando ha trovato un messaggio di auguri sul mio cellulare: credeva che la stessi tradendo. Da allora è impazzita”, ha aggiunto, ricordando il momento in cui tutto è iniziato.
Quella notte, a lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa, insospettiti dai rumori e dalle urla provenienti dall’appartamento. Gli agenti dei commissariati Esposizione e Tor Carbone, giunti sul posto intorno alle 4.30, hanno trovato la porta chiusa e nessuna risposta. Solo dopo diversi tentativi, la donna ha aperto. L’uomo era tremante, nascosto in un angolo del salotto, visibilmente provato e pieno di lividi. In casa, gli agenti hanno rinvenuto martelli, cacciaviti, coltelli e pinze, strumenti usati per minacciarlo.
Secondo la ricostruzione della polizia, la donna avrebbe anche costretto il marito al silenzio, impedendogli di chiedere aiuto. “Mi ha sequestrato il cellulare, mi ha picchiato davanti ai nostri figli, e mi ha costretto a rimanere chiuso in casa”, ha raccontato ancora l’uomo, trovando finalmente il coraggio di denunciare.
Il coraggio del marito e l’intervento dei condomini hanno interrotto una spirale di violenza domestica durata troppo a lungo. L’autorità giudiziaria, dopo aver ascoltato le testimonianze e accertato la gravità dei fatti, ha disposto l’arresto immediato della donna, che è stata trasferita in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.
Un episodio che riaccende i riflettori su un fenomeno spesso nascosto, quello degli uomini vittime di violenza domestica, che troppo spesso restano in silenzio per vergogna, timore o senso di colpa. Ma che, come in questo caso, meritano ascolto, tutela e giustizia.