
Marcello Colafigli arrestato a Roma. L’ex Banda della Magliana guidava un nuovo gruppo criminale

I carabinieri hanno smontato la banda di Colafigli. Sono ventotto in tutto i coinvolti. Tra loro undici le persone destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere, 16 della misura degli arresti domiciliari e una dell’obbligo di firma.
Marcello Colafigli, figura storica dell’ex Banda della Magliana che ha ispirato il personaggio di Bufalo nel libro ‘Romanzo Criminale’, è stato di nuovo arrestato. A 70 anni, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, dalla procura di Roma e dalla direzione distrettuale antimafia, non ne voleva sapere di dire basta.
Il “vecchio” leone, infatti, secondo investigatori e inquirenti gestiva un importante giro di spaccio nonostante fosse in regime di semilibertà. Droga arrivata niente meno che dai narcos sudamericani. Con lui, nel giro di spaccio, erano coinvolte altre 27 persone, di queste altre dieci sono state destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere, sedici della misura degli arresti domiciliari e una, con un ruolo minore, sottoposta all’obbligo di firma.
La droga dei narcos a Roma
Secondo quanto ricostruito ‘Marcellone’ era riuscito a pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dalla Spagna e dalla Colombia, mantenendo rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello narcos sudamericano.
La banda di Marcello Colafigli
Le indagini, avviate dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma e dirette dalla direzione distrettuale antimafia nel giugno 2020, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un sodalizio criminale che, come storia di Colafigli insegna, aveva base alla Magliana e anche sul litorale laziale.
‘Marcellone’, nonostante in regime di semilibertà, era riuscito far arrivare la droga a Roma attraverso una fitta rete di pusher, anche in Sud America. A mettere la parola fine a suoi nuovi affari un blitz scattato all’alba di oggi, martedì 4 giugno, nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo. Le ventotto persone coinvolte (le 27 arrestate più quella sottoposto all’obbligo di firma) sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.