
Malagrotta sotto vigilanza militare: l’ex discarica diventa sito sensibile

L’ex discarica di Malagrotta, per decenni il principale polo di smaltimento dei rifiuti di Roma, è stata dichiarata sito sensibile e sarà presidiata 24 ore su 24 dai militari. La decisione è stata presa dal prefetto Lamberto Giannini, in accordo con le autorità di pubblica sicurezza e i vertici militari, su richiesta del Commissario Unico per la bonifica, il generale Giuseppe Vadalà.
Malagrotta nacque nel 1973 e per quarant’anni è stata la più grande discarica europea, con un’estensione di 230 ettari e fino a 5.000 tonnellate di rifiuti al giorno conferite da Roma, provincia, Fiumicino, Ciampino e perfino dallo Stato Vaticano. Nonostante la saturazione fosse stata dichiarata già nel 2007, l’impianto è rimasto in funzione fino al 1° ottobre 2013. La lunga fase post-operativa è stata avviata nel 2018, mentre nel 2022 e nel 2023 gli impianti di trattamento meccanico-biologico hanno subito pesanti danni a causa di incendi.
Per garantire i lavori di messa in sicurezza e le imminenti operazioni di trivellazione, nell’area sono stati dislocati circa 15 militari del Raggruppamento Lazio e Abruzzo dell’operazione Strade Sicure. «L’obiettivo è prevenire e contrastare eventuali atti criminosi, sabotaggi o manifestazioni che possano interessare il sito e i cantieri collegati», hanno spiegato fonti del comando generale. I soldati operano dotati di dispositivi di protezione come maschere con filtri, tute speciali, guanti e occhiali protettivi, sebbene le analisi ambientali non indichino al momento rischi per la salute.
Il commissario Vadalà ha sottolineato l’importanza di garantire sicurezza a tecnici e maestranze impegnati nelle operazioni: «Dal febbraio 2023 abbiamo rafforzato la vigilanza del sito, ma l’apporto dell’Esercito è essenziale per rispettare le tempistiche del contenzioso Ue Pilot 9068-16». L’obiettivo è completare entro il 2026-2027 l’adeguamento del sito alla normativa europea.
Un ringraziamento è arrivato anche ai vertici militari. «Ringrazio il generale Andrea Di Stasio, Comandante delle Forze Operative Sud, e il generale Daniele Cesaro, Comandante del Raggruppamento Lazio Abruzzo, per la collaborazione a tutela di un’opera ambientale fondamentale per il disinquinamento e la rigenerazione di questo quadrante della città», ha dichiarato Vadalà.
Malagrotta, dunque, assume lo stesso livello di protezione di un’ambasciata o del Colosseo, a conferma di come la sua bonifica rappresenti una priorità strategica per Roma e per l’Italia.