
L’EUR diventa un set per il film post-apocalittico di Ridley Scott

Uno scenario apocalittico nel cuore dell’Eur ha sorpreso i romani nei giorni scorsi: pullman carbonizzati, auto ribaltate, detriti e un elicottero precipitato tra i palazzi. Non si tratta di un disastro reale, ma del nuovo set cinematografico di Ridley Scott, il regista statunitense pluripremiato che torna a girare in Italia dopo le produzioni de Il Gladiatore II e Alien: Romulus. Il suo nuovo progetto, “The Dog Stars”, è un adattamento del romanzo omonimo di Peter Heller e ha trovato a Roma la cornice ideale per raccontare una terra devastata da una pandemia globale, in cui sono sopravvissuti solo un uomo e il suo cane.
Le riprese sono iniziate all’alba di lunedì 23 giugno, ma il quartiere è stato blindato già dalla domenica. L’area tra via Cristoforo Colombo, viale della Civiltà del Lavoro, viale dell’Arte e via della Pittura è stata chiusa al pubblico e presidiata da guardie giurate e addetti alla sicurezza. “L’obiettivo è evitare che immagini rubate finiscano online prima del tempo, svelando scene, attori o dettagli”, ha spiegato un operatore della sicurezza. L’intero progetto è stato portato avanti nel massimo riserbo, con lavori di allestimento iniziati senza preavviso. I commercianti della zona, tuttavia, erano stati informati da tempo e hanno chiuso volontariamente le attività, ricevendo rimborsi a quattro zeri, superiori agli incassi abituali.
Nel cast spiccano due giovani stelle del cinema americano: Jacob Elordi, volto emergente tra i più richiesti a Hollywood, e Margaret Qualley, protagonista del recente The Substance con Demi Moore e figlia dell’attrice Andie MacDowell. Gli attori si muovono in uno scenario accuratamente costruito per rappresentare un mondo deserto e devastato: “La vegetazione è arida, le strade piene di stracci e polvere, gli edifici danneggiati dal tempo e dalle intemperie”, raccontano i tecnici. Roma, ancora una volta, si conferma set ideale per le grandi produzioni internazionali.
Il film, prodotto da 20th Century Studios, ha un budget vicino ai 100 milioni di dollari. Un investimento imponente che ha coinvolto non solo l’Eur, ma anche altre location italiane: Casal Bernocchi, le montagne abruzzesi, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Per i commercianti della zona, messi a dura prova negli ultimi anni dalla crisi e dallo smart working, l’arrivo della produzione è stata una boccata d’ossigeno. Mentre le riprese si sono concluse nel pomeriggio di lunedì, bar e ristoranti riapriranno da mercoledì, per la gioia degli impiegati alla ricerca di un pranzo nel quartiere ancora “sospeso” tra realtà e finzione.