
La truffa della escort e del suo finto fidanzato geloso

A Roma, un’indagine condotta dai Carabinieri di Piazza Dante, con la collaborazione della Polizia del Distretto Prenestino e del Commissariato di Tivoli-Guidonia, ha portato all’arresto di tre persone accusate di aver organizzato una serie di rapine in danno di uomini adescati su siti di incontri. Le vittime, attirate con la promessa di prestazioni sessuali in cambio di denaro, venivano condotte nello stesso appartamento, dove venivano aggredite e derubate. I tre arrestati sono Guido L., 53enne romano, Giorgio S., 32enne romeno, e Laura D.A., 40enne romana. Gli arresti sono stati resi possibili grazie alle indagini coordinate dalla Procura di Roma, con il procuratore aggiunto Giovanni Conzo.
Le indagini sono partite da una denuncia presentata nel novembre 2023 da una delle vittime, un uomo che era stato contattato su Telegram da una donna che gli aveva proposto prestazioni sessuali a pagamento. Dopo aver inizialmente rifiutato, l’uomo aveva ricevuto un’altra proposta, questa volta senza compenso. Accettando, si era recato nell’appartamento in zona Casal Bertone, lo stesso in cui venivano adescate anche le altre vittime. Qui, l’uomo ha subito una violenta aggressione da parte di Guido L., che lo ha spinto fuori dall’abitazione, provocandogli ferite che sono state stimate in cinque giorni di prognosi. Non solo: la vittima ha scoperto che la sua auto era stata rubata, e successivamente rintracciata in possesso di Giorgio S., accusato di ricettazione.
Il modus operandi era sempre lo stesso: adescamento tramite i siti di incontri, seguito da una scenata di gelosia da parte di un presunto “marito” e l’aggressione. In un caso, Giorgio S. ha partecipato attivamente all’aggressione, colpendo la vittima con una stampella e causando danni per 14 giorni di prognosi. Le indagini hanno rivelato che altre vittime potrebbero essere rimaste coinvolte nello stesso schema. Inoltre, tra le prove raccolte dagli inquirenti, è emerso un forum online chiamato “Truffa Casal Bruciato”, dove diverse persone hanno denunciato casi simili di adescamento e rapina.
Le accuse nei confronti degli arrestati non si fermano alle rapine a sfondo sessuale. Guido L. e un altro complice non identificato sono accusati di aver rapinato un uomo fingendosi poliziotti. In questo caso, la vittima ha subito il furto del bancomat, con oltre 150 euro prelevati poco dopo l’aggressione. Giorgio S. è anche accusato di estorsione ai danni di un tassista, che aveva rifiutato di pagare la corsa, e di violenza privata contro una titolare di una parafarmacia, per aver rifiutato di offrire un bicchiere d’acqua a una donna.
Dopo un anno di indagini, che hanno coperto un arco temporale dal 2023 al 2024, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per i tre arrestati. Le indagini continuano, e non si esclude che altri crimini possano emergere, dato che gli inquirenti sospettano che il numero delle vittime possa essere maggiore.