
La Polfer a caccia delle gang straniere a Termini: un arresto al giorno in agosto

Solo nei primi 21 giorni del mese, la Polfer ha arrestato 21 persone – una al giorno – denunciato 18 individui e identificato oltre 33mila passeggeri a Termini, lo snodo ferroviario principale della Capitale. I numeri si aggiungono ai risultati ottenuti dalle altre forze dell’ordine impegnate nei controlli quotidiani all’interno della stazione, che in estate ha visto transitare circa 9 milioni di passeggeri al mese, in crescita rispetto al 2024. «Non è più il luogo percepito come insicuro di qualche anno fa», raccontano alcuni lavoratori delle attività interne all’hub.
Gli interventi sono continui: soltanto ieri i carabinieri hanno arrestato tre uomini – un italiano, un marocchino e un algerino – sorpresi a rubare profumi per un valore di circa 970 euro. Recuperata la refurtiva, i militari hanno anche sequestrato pinze e forbici usate per rimuovere le placche antitaccheggio. Sempre all’interno della stazione è stato fermato un 56enne cileno, arrestato dopo aver sottratto il portafogli a una turista.
Se dentro l’hub i reati più frequenti restano borseggi e piccoli furti, fuori dalla stazione il quadro resta critico. Le vie attorno a Termini, da via Marsala a via Giolitti, continuano a essere presidiate da pattuglie, ma episodi di spaccio e violenza si ripetono. In via Rattazzi, ad esempio, un uomo straniero è stato arrestato perché, insieme a cibo da strada, cedeva dosi di hashish ai clienti.
Ancora più preoccupanti gli episodi di violenza. Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno bloccato un 24enne nigeriano che, con due complici poi fuggiti, aveva rubato lo smartphone a un viaggiatore. In un altro episodio, un turista tedesco è stato ferito al volto con un coltello da un 40enne indiano dopo una lite per un parcheggio in via Principe Amedeo, davanti alla moglie e ai figli.
Negli ultimi anni Termini ha conosciuto un ampio restyling del piazzale e delle aree interne, che ha contribuito a ridare vivibilità all’hub. La presenza fissa delle pattuglie ha rafforzato la percezione di sicurezza, in particolare nelle ore serali. Tuttavia, la zona circostante resta un punto critico: i dati parlano di oltre cento furti denunciati al mese, con ladri spesso organizzati in piccole bande, prevalentemente straniere.
«Dentro la stazione ci sentiamo più sicuri rispetto al passato, ma basta uscire nelle vie attorno per ritrovare degrado e violenza», spiegano alcuni residenti. La sfida resta quella di estendere anche all’esterno dell’hub lo stesso livello di controllo e prevenzione, per trasformare definitivamente Termini da simbolo di insicurezza a modello di riqualificazione urbana.