
Kaufmann dà di matto in Grecia, a Rebibbia andrà nel reparto psichiatrico

Charles Francis Kaufmann, 46enne californiano, è atteso a Roma domani, dove sarà trasferito nel carcere di Rebibbia dopo l’arresto avvenuto il 13 giugno sull’isola greca di Skiathos. È accusato dell’omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della presunta figlia Andromeda, i cui corpi senza vita sono stati trovati lo scorso 7 giugno all’interno di Villa Doria Pamphilj, tra gli oleandri di uno dei parchi più estesi della Capitale. Il rientro in Italia avviene in un clima teso, segnato da nuovi episodi di violenza in prigione: detenuto a Larissa, Kaufmann ha distrutto la propria cella ed è stato spostato nel reparto psichiatrico. E lo stesso reparto lo attende nel carcere romano.
“Ha avuto crisi violente non contro sé stesso, ma contro tutto e tutti, da quando ha capito che sarebbe stato estradato in Italia e non negli Stati Uniti”, spiegano fonti vicine agli investigatori. Una rabbia crescente, forse per il fallimento della sua fuga, forse per la consapevolezza di non poter più sfuggire alla giustizia.
Dietro l’apparenza affascinante di un artista poliedrico, si nasconde un uomo dalla vita costruita su menzogne. A Malta si era fatto passare prima per chef, poi per regista e infine per cantante lirico, arrivando perfino a modificare il passaporto con un altro nome: Rexal Ford. A Roma, si era presentato al Teatro dell’Opera chiedendo un’audizione, e “vista la sua insistenza, gli era stato consigliato di inviare una mail alla direzione”, cosa che ha fatto senza ottenere risposta.
I genitori di Anastasia, giunti da poco a Roma, hanno riferito agli inquirenti che la figlia, dopo essersi trasferita con Kaufmann a Malta nel settembre 2023, aveva interrotto ogni contatto con amici e familiari. Dopo mesi di silenzio, aveva ricominciato a scrivere solo tramite il telefono di lui, “sempre in sua presenza”, fino a una mail preoccupata inviata pochi giorni prima del delitto, in cui parlava di “problemi con l’uomo”.
L’interrogatorio di garanzia di Kaufmann, previsto entro cinque giorni dall’arrivo in Italia, sarà seguito dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Antonio Verdi. È probabile che l’uomo si avvalga della facoltà di non rispondere, come già accaduto in Grecia, dove aveva dichiarato di essere stato “arrestato da mafiosi”.
Intanto, si attendono risposte dagli Stati Uniti sulla validità del passaporto falsificato e, soprattutto, gli esiti degli esami istologici sul corpo di Anastasia, che potrebbero finalmente chiarire le cause esatte della morte. La procura romana vuole capire se i comportamenti violenti manifestati in carcere siano frutto di una patologia psichiatrica reale o solo strategie manipolatorie.
Il ritorno di Kaufmann a Roma riapre una vicenda agghiacciante, in cui si intrecciano violenza, bugie, isolamento e controllo psicologico, e che ha lasciato dietro di sé due vittime e molte domande senza risposta.