
Il parroco di Dragona impone nuove regole contro i teppisti

L’oratorio della chiesa Santa Maria Regina dei Martiri, a Dragona, si trova da tempo al centro di episodi di vandalismo e violenza. L’ultimo evento, avvenuto domenica scorsa, ha spinto il parroco padre Daniele a introdurre nuove misure restrittive per l’accesso all’area parrocchiale. Don Exupéry, viceparroco di origine tanzaniana, è stato accerchiato da una ventina di ragazzi, molti minorenni, che lo hanno insultato con epiteti razzisti e, infine, uno di loro gli ha dato uno schiaffo in pieno volto.
“Non posso tollerare oltre episodi del genere“, ha dichiarato padre Daniele, spiegando la necessità di regolamentare l’accesso ai minori. Da oggi, chiunque voglia entrare nel campetto parrocchiale dovrà fornire il proprio nome e cognome, oltre al recapito telefonico di un genitore.
L’aggressione a don Exupéry non è un caso isolato. In passato, il sagrato della chiesa era diventato un luogo di bivacco notturno, con rifiuti e bottiglie di vetro abbandonate. Già due anni fa, per contrastare il degrado, il parroco aveva fatto installare un cancello per impedire l’accesso fuori orario. Più di recente, episodi di bullismo e teppismo hanno coinvolto volontari e frequentatori dell’oratorio. “Un ragazzo ha lanciato una sigaretta elettronica contro una volontaria, sfiorandole l’occhio. Se al suo posto ci fosse stata una bambina, le conseguenze sarebbero state più gravi“, ha raccontato padre Daniele.
Per garantire sicurezza, oltre alla registrazione obbligatoria, il parroco ha avvisato che ogni episodio di violenza verrà segnalato ai carabinieri di Acilia. “Finora le porte erano aperte a tutti, ma non posso permettere che pochi individui rovinino il lavoro di tanti volontari“, ha affermato.
Le famiglie della parrocchia hanno accolto positivamente l’iniziativa. “Ringrazio padre Daniele per quello che fa per la comunità“, ha dichiarato la mamma di un ragazzo che frequenta l’oratorio. “Era necessario intervenire. Occorre rispetto delle regole“. La chiesa, situata in un quartiere difficile, cerca così di preservare il suo ruolo di punto di riferimento per i giovani, garantendo un ambiente sicuro e accogliente.