
Il nubifragio e il mistero della schiuma sulla strade

Il nubifragio e il mistero della schiuma bianca sulla strade dopo il violento temporale: di che si tratta?
Il nubifragio e il mistero
In principio fu una semplice pioggia; era domenica 18 agosto 2024. Poi, quella che si è abbattuta sulla Capitale è stata una vera e propria tempesta di pioggia. Un nubifragio su Roma e sulle municipalità del litorale che a partire dall’ora dell’aperitivo ha sconvolto i passanti. Nulla che non fosse stato annunciato, sulla scorta delle previsioni era stata disposta l’allerta gialla in tutto il Lazio, ma nonostante tutto non sono mancati i disagi per le persone e la viabilità. E dopo la grande paura ora si contano i danni.
La schiuma bianca
Nell’area di Roma le piogge (non prolungate ma di forte intensità) hanno costretto molte persone che viaggiavano in macchina e in scooter a fermarsi lungo la strada, provocando lunghe code lungo le strade della città. Ben più pesanti le conseguenze, invece, in posti come Maccarese, dove si sono segnalate delle vere e proprie trombe d’aria visibili dal litorale. Episodi simili sono stati riportati anche a Focene e al largo dell’isola di Ponza; va da sé che in questo periodi siano località molto frequentate.
Ecoo perché
Fenomeno particolare, ma presto spiegato, quello che si è verificato a Roma. Subito dopo le precipitazioni sulle strade è comparsa una sorta di schiuma bianca. Niente X-File inspiegabile o sabotaggio “green”. La spiegazione è da ricercare nel fatto che dopo un lungo periodo di siccità come quello a cui abbiamo assistito in questi mesi, la caduta di pioggia abbondante e violenta come quella di ieri ha agito come “sgrassatore”: l’acqua ha sciolto i residui di sporcizia, a aggiungiamoci anche olio e benzina dei mezzi di trasporto, senza dimenticare polline e materiali organici della primavera accumulati sull’asfalto formando una patina che, nel momento in cui inizia a dissolversi, si trasforma in schiuma che ha reso scivoloso la sede stradale. Insomma, nessun miracolo!
Tromba d’aria
A Guidonia pioggia in abbondanza mentre a Tarquinia, si parla di case allagate. Solo nei giorni precedenti nella Tuscia i pompieri erano dovuti intervenire sui numerosi danni causati dall’ondata di maltempo: alberi caduti a Cura di Vetralla, dove il vento aveva abbattuto una grossa quercia sul bordo della Cassia sud in prossimità del chilometro 81 in direzione Roma. Altri temporali piuttosto intensi hanno colpito poi anche il Lazio meridionale, tra le province di Latina e Frosinone, dove le raffiche di vento hanno raggiunto velocità tra i 70 e gli 80 chilometri orari, causando danni come la caduta di rami o in qualche caso anche di alberi.