
Il Ministero della Salute amplia l’elenco delle cure gratuite
L’Italia aggiorna i Livelli essenziali di assistenza (Lea) dopo otto anni, ampliando il numero di prestazioni sanitarie garantite dal Servizio Sanitario Nazionale e riconoscendo nuove patologie croniche e rare. Tra le principali novità figura l’inserimento della fibromialgia tra le malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario. Una decisione che riguarda circa due milioni di italiani e che rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento di una patologia spesso sottovalutata.
Il nuovo aggiornamento dei Lea – approvato in Conferenza Stato-Regioni e ora atteso in Parlamento – stabilisce le cure e gli esami che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a garantire gratuitamente o con ticket ridotto. Oltre alla fibromialgia, entrano tra le malattie rare riconosciute anche le encefalopatie epilettiche, le dermatosi acantolitiche autosomiche dominanti del calcio e la sindrome sistemica da aumentata permeabilità capillare.
Vengono inoltre introdotte nuove prestazioni per i disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, patologie in forte aumento tra i giovani. Ampio spazio anche alla prevenzione neonatale e prenatale, con più screening e test diagnostici non invasivi.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza dell’accordo raggiunto: «Dopo otto anni aggiorniamo i livelli essenziali di assistenza, aumentando il numero di prestazioni sanitarie che il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione di tutti i cittadini. Con questo aggiornamento arrivano nuove terapie, screening e esenzioni per diverse patologie. È un segnale concreto di attenzione ai bisogni di salute dei cittadini».
Sulla stessa linea il sottosegretario Marcello Gemmato, che ha auspicato una rapida conclusione dell’iter: «Sono certo che le commissioni parlamentari procederanno speditamente, nell’interesse della salute pubblica e in coerenza con i principi solidaristici del nostro Servizio Sanitario Nazionale».
L’aggiornamento prevede anche l’ampliamento dei programmi di sorveglianza attiva per le donne con predisposizione genetica al tumore al seno e all’ovaio, con visite specialistiche e controlli diagnostici per circa 10mila donne ogni anno.
Accanto alle nuove prestazioni, vengono eliminate quelle obsolete e ridefiniti i percorsi radioterapici “a pacchetto”, per una maggiore appropriatezza clinica e organizzativa. Il provvedimento, che comporta una copertura finanziaria di 149,5 milioni di euro annui, rappresenta un investimento strategico per la salute pubblica, in linea con l’evoluzione della ricerca medica e delle tecnologie sanitarie.
Dopo anni di attesa, l’Italia compie così un passo decisivo verso un sistema sanitario più inclusivo, moderno e orientato alla prevenzione, capace di garantire cure innovative e accessibili a tutti.