
Il DNA sulla Madonna di Trevignano compatibile con la veggente Cardia

Le analisi del DNA sembrano confermare i sospetti: il sangue trovato sulla statua della Madonnina di Trevignano, che secondo la veggente Gisella Cardia piange lacrime di sangue, è compatibile con il suo profilo genetico. La donna, che da anni raduna centinaia di fedeli e afferma di parlare con la Madonna, è indagata per truffa. Le analisi, effettuate in un laboratorio di Tor Vergata, hanno escluso che si tratti di sangue animale o di pittura, confermando che è sangue umano e femminile. La “santona”, tramite la sua legale, l’avvocato Solange Marchignoli, ha dichiarato che il ritrovamento del suo DNA era prevedibile, in quanto proprietaria della statuetta, e che il contatto con essa era sufficiente a lasciare tracce genetiche. L’avvocato ha inoltre sottolineato che la perizia non è ancora disponibile e che sarà fondamentale capire se la traccia di DNA è singola o mista, ipotizzando che possa esserci anche il DNA di altre persone, o addirittura della Madonna, il cui profilo genetico sarebbe sconosciuto.
Sulle colline di Trevignano, ogni 3 del mese, centinaia di persone si riuniscono per assistere alle presunte lacrimazioni della Madonnina, un evento che ha attirato l’attenzione della Procura di Civitavecchia, che ha avviato un’indagine per truffa. Non è la prima volta che la Procura si occupa del caso: un’indagine simile, risalente al 2016, si era conclusa con un’archiviazione. La nuova inchiesta è nata in seguito alla denuncia di alcuni fedeli che si sono allontanati dalla veggente, insospettiti dalla natura dei fenomeni. La Procura ha quindi disposto una serie di accertamenti, tra cui la consulenza genetica, i cui risultati preliminari sembrano ora confermare i sospetti degli inquirenti. Il termine per il deposito dell’atto è il 28 febbraio, dopodiché la Procura potrà decidere come procedere.
Negli ultimi anni, anche il Comune è intervenuto, vietando i raduni e vincendo una lunga battaglia legale davanti al Tribunale amministrativo. La Chiesa, dal canto suo, ha seccamente smentito l’ipotesi di fenomeni sovrannaturali, con il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, che in un decreto di scomunica ha respinto le tesi della Cardia e del compagno. La vicenda delle lacrime di sangue di Trevignano continua quindi a far discutere, tra fede, scetticismo e indagini giudiziarie, con nuovi sviluppi attesi nelle prossime settimane.