
Il conto salato delle occupazioni nelle scuole: 2,1 milioni di euro

L’anno scolastico appena concluso ha lasciato un pesante strascico economico legato alle occupazioni studentesche: i danni complessivi negli istituti superiori romani ammontano a circa 2,1 milioni di euro, oltre cinque volte di più rispetto all’anno precedente. A pesare in modo determinante è stato il doppio incendio doloso alla succursale del liceo Gullace, avvenuto nell’ottobre 2024 durante un’occupazione. “La scuola era gestita solo dagli studenti, ma sono entrati degli infiltrati che hanno appiccato il fuoco”, spiegano fonti interne. L’edificio è stato dichiarato inagibile e sarà ora riqualificato con un investimento stimato in 2 milioni di euro, che Città Metropolitana reperirà non senza difficoltà, data la situazione finanziaria dell’ente.
Non solo il Gullace. A contribuire alla cifra record figurano anche altre scuole romane colpite da atti di vandalismo. Tra queste il liceo Virgilio, dove al termine dell’occupazione di dicembre 2024 i danni stimati hanno raggiunto i 60 mila euro, tra impianti antincendio e antintrusione danneggiati e interventi strutturali. “Noi avevamo previsto 24 mila euro di lavori urgenti”, ha dichiarato la presidenza, ma la raccolta fondi tra studenti e famiglie ha portato appena 6.500 euro, troppo poco per coprire i costi reali. Situazione simile anche al liceo artistico Enzo Rossi, dove si sono contati 20 mila euro di danni tra aule vandalizzate, dispositivi rubati e strutture compromesse. “È stato un atto di vandalismo inaccettabile”, ha affermato il dirigente scolastico Enrico Battisti. Gli studenti hanno poi organizzato una giornata di riqualificazione come gesto riparatorio. Anche il liceo Cavour, nel centro storico, ha subito danni minori ma significativi. “La scuola era come una persona violentata cui manca la parola per raccontare”, ha detto con durezza la docente Claudia Marino.
Oltre ai danni materiali, le occupazioni hanno avuto un forte impatto anche sulla continuità didattica. In diversi casi le lezioni sono state sospese non solo durante l’occupazione, ma anche nei giorni successivi, per consentire pulizie e interventi urgenti. Il liceo Virgilio ha fatto ricorso alla didattica a distanza per alcuni giorni, mentre al Gullace gli studenti sono rimasti in Dad per oltre un mese, finché un piano straordinario non ha consentito il rientro in aula. “Anche solo un intervento di pulizia può pesare in modo rilevante sul bilancio di un istituto”, hanno sottolineato i dirigenti scolastici. E la riflessione si allarga: quanto può costare, davvero, una protesta quando a farne le spese sono gli spazi comuni e il diritto allo studio di tutti?