
Il caso Stephane Omeonga: tensioni su un volo e accuse di discriminazione

Il calciatore belga Stephane Omeonga, attualmente in forza alla squadra israeliana Bnei Sakhnin, è protagonista di un episodio che sta suscitando grande attenzione. In un video diffuso sui social, Omeonga denuncia un’aggressione da parte della polizia italiana, avvenuta a bordo di un volo della compagnia Blue Bird Airways. L’episodio si è verificato il giorno di Natale, quando il volo diretto da Bruxelles a Tel Aviv ha fatto scalo a Roma Fiumicino per caricare nuovi passeggeri. Secondo fonti della polizia, il calciatore sarebbe stato inserito nella black list di Israele a causa di comportamenti molesti segnalati dalla compagnia aerea. Dopo una mediazione durata circa 40 minuti, gli agenti della Polaria hanno accompagnato il 28enne fuori dall’aereo, scatenando la reazione dell’atleta che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Omeonga, attraverso un lungo post su Instagram, ha fornito una versione diversa, denunciando un trattamento violento e discriminatorio. «Sono stato rimosso con la forza dall’aereo e, una volta fuori, la polizia mi ha gettato a terra, picchiato e premuto un ginocchio contro la testa», ha scritto il calciatore. L’atleta afferma di essere stato ammanettato, portato negli uffici della polizia e trattenuto senza cibo né acqua per diverse ore. Secondo Omeonga, tutto è nato da un presunto problema di documenti, ma lui ritiene che l’episodio sia un chiaro caso di discriminazione razziale. «Sono stato umiliato e rilasciato senza alcuna spiegazione», ha aggiunto, invitando a riflettere su temi legati alla giustizia sociale e al progresso della società.
Attualmente, le autorità stanno cercando di chiarire quanto accaduto. Fonti della compagnia Blue Bird Airways sostengono che Omeonga avrebbe infastidito altri passeggeri, giustificando così l’intervento delle forze dell’ordine. Il video dell’episodio, girato da un passeggero, mostra una parte della vicenda, ma lascia molti interrogativi aperti. Nel frattempo, l’accusa di diffamazione potrebbe aggiungersi alle denunce già presentate contro il calciatore. L’episodio ha scatenato dibattiti sui social, dividendo l’opinione pubblica tra chi sostiene Omeonga e chi difende l’operato della polizia.