
Gualtieri presenta il bilancio di metà mandato: “Roma è di nuovo bella”
Un’ora e mezza di discorso, 38 pagine di appunti e un filo conduttore chiaro: raccontare una Roma che cambia, proiettata verso standard europei. Nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, Roberto Gualtieri ha presentato il quarto rapporto alla città, un bilancio di metà mandato che guarda al futuro con tre parole chiave: termovalorizzatore, stadio della Roma e mobilità sostenibile. Prima di iniziare, un minuto di silenzio per Octav Stroici, l’operaio morto nel crollo della Torre dei Conti: un segno di rispetto che apre una giornata simbolica per l’amministrazione capitolina.
Dal palco, il sindaco parla di una città che «non deve aver paura di essere ambiziosa». Dietro di lui, lo schermo proietta video e numeri: cantieri, progetti, quartieri che cambiano volto. «Dobbiamo essere coraggiosi, ambiziosi, visionari», dice Gualtieri, sottolineando che la missione è liberare Roma dal traffico e rendere l’auto privata una scelta, non una necessità. La chiave, spiega, è il potenziamento del trasporto pubblico.
La protagonista è la Metro C, la “linea verde” che presto collegherà il centro storico alla periferia est. «Guardate, non sono render!», esclama il sindaco mostrando le immagini delle nuove fermate Colosseo e Porta Metronia. La prima, una stazione-museo che custodisce reperti archeologici dell’antica Roma; la seconda, dotata di un’area espositiva dedicata alla caserma romana rinvenuta durante gli scavi. «Per far conoscere queste due meraviglie a tutti i cittadini, organizzeremo presto due open day», annuncia. Poi l’appello al governo: «Riveda subito il taglio di 50 milioni di euro sulla Metro C. Correggete questo errore!» L’obiettivo, anticipa, è aprire i cantieri del prolungamento fino alla Farnesina entro l’inizio del 2026.
La platea applaude più volte. Tra i presenti, autorità, giornalisti, imprenditori e figure della cultura, come Carlo Verdone, accolto da Raffaele Ranucci, ad di Fondazione Musica per Roma. In sala anche il presidente della Lazio Claudio Lotito, arrivato giusto in tempo per ascoltare le parole del sindaco sullo stadio della Roma: «Sarà uno dei più belli del mondo, un grande progetto di rigenerazione urbana», promette Gualtieri, che conferma il progetto definitivo entro novembre e l’impegno a restituire alla città anche il Flaminio e una nuova casa per la Lazio.
Ma il nodo più atteso è quello dei rifiuti, il tema che più di ogni altro definisce l’efficacia di un’amministrazione. «Roma era una vergogna nazionale, con cumuli di spazzatura fotografati in tutto il mondo. In tre anni abbiamo cambiato la reputazione della città», rivendica il sindaco. Ora la svolta passa per il termovalorizzatore, il cui iter autorizzativo sta procedendo: «Contiamo di concludere il provvedimento regionale entro dicembre, per poi passare alla realizzazione».
Nel suo intervento, Gualtieri parla anche di scuole, con 100 milioni destinati alla messa in sicurezza degli edifici, di lavori pubblici, che passeranno sotto la gestione di Risorse per Roma, e di personale comunale, con il rifinanziamento dei contratti. «Non guardiamo solo al domani, ma alla Roma dei prossimi 25 anni», conclude tra gli applausi.