
Giubileo 2025, via libera ai cantieri urgenti su metro e mercato Niccolini

Il conto alla rovescia per il Giubileo del 2025 impone una corsia preferenziale ai cantieri strategici di Roma. Il rischio, sempre più concreto, è che i lavori partano troppo tardi e che i pellegrini trovino la Porta Santa ancora chiusa dai ponteggi. Per scongiurare questo scenario, il sindaco-commissario Roberto Gualtieri ha firmato nuove ordinanze straordinarie per accelerare interventi giudicati essenziali e in forte ritardo.
Tra i progetti sbloccati spiccano quelli che riguardano le stazioni della metro A di Anagnina, Battistini e Vittorio Emanuele, la sottostazione elettrica di San Paolo e il mercato rionale Niccolini a Monteverde. Grazie ai poteri commissariali, si potrà procedere per affidamento diretto, evitando i tempi lunghi delle gare pubbliche. Una misura ritenuta indispensabile per completare gli interventi entro le grandi celebrazioni dell’estate, come il Giubileo dei Giovani e il Cammino Neocatecumenale.
Il cantiere più urgente è quello del capolinea di Anagnina, dove sono in arrivo tre milioni di euro per il rifacimento del piazzale, la ristrutturazione dei servizi igienici, il rinnovo degli uffici e delle pensiline, e l’abbattimento di una struttura vandalizzata. L’intervento è stato annunciato dal direttore operativo di Atac, Paolo Carrillo, durante una commissione capitolina congiunta dedicata a Giubileo e Mobilità. Per Battistini, invece, l’attenzione è rivolta alla risoluzione di infiltrazioni d’acqua che interessano atrio e corridoi della stazione.
Anche il mercato rionale Niccolini, nel Municipio XII, rientra nell’elenco delle opere prioritarie. Il progetto, approvato da tempo, è rimasto fermo per mancanza di un progetto esecutivo. Sarà necessaria una variante urbanistica e almeno trenta elaborati tecnici. Il Giubileo, dunque, diventa occasione per accelerare un intervento atteso da anni.
Tra i nodi più delicati anche la sottostazione elettrica di San Paolo, che alimenta le linee tramviarie 3 e 8 insieme alla stazione di Trastevere. Il rischio, secondo quanto riportato nell’ordinanza, è che un guasto provochi il blocco completo delle due linee. Per evitarlo serviranno almeno 2,3 milioni di euro e un iter semplificato, anche perché le autorizzazioni e i vincoli normativi hanno già causato rallentamenti significativi.
In tutti i casi, il nemico principale resta la burocrazia. Per avviare le gare con il metodo ordinario, servirebbero almeno sei mesi – sempre che non ci siano ricorsi o intoppi – fino a un anno e mezzo. Una tempistica incompatibile con le scadenze del Giubileo. Da qui la scelta di agire in deroga, per evitare che l’eterna sproporzione tra tempi amministrativi e tempi reali porti a un epilogo paradossale: aprire i cantieri mentre si chiude la Porta Santa.