
Furto al duty free di Singapore, Pilato e Tarantino sospese per 90 giorni

Si chiude con una sospensione di 90 giorni la vicenda del cosiddetto furto di Singapore, che aveva travolto le nuotatrici Benedetta Pilato e Chiara Tarantino dopo l’episodio avvenuto lo scorso agosto nell’aeroporto della città asiatica. Il Tribunale della Federazione Italiana Nuoto (FIN) ha accolto il patteggiamento presentato dalle due atlete, che hanno ammesso le proprie responsabilità riguardo al furto di alcune boccette di oli essenziali in un duty free, e ha disposto la sospensione da tutte le attività sociali e federali a partire da ieri.
Per tre mesi, dunque fino al 9 gennaio 2026, Pilato e Tarantino non potranno allenarsi in strutture affiliate alla Federazione Italiana Nuoto né essere seguite dai tecnici dello staff azzurro. La sanzione, frutto della collaborazione delle due nuotatrici con gli organi federali, chiude ufficialmente un caso che aveva destato clamore sia in Italia che all’estero. L’episodio risale al 14 agosto scorso, quando le due atlete, di ritorno da una vacanza a Bali dopo i Mondiali di Singapore, furono fermate all’aeroporto con l’accusa di furto. L’intervento dell’ambasciata italiana e della Farnesina permise la loro liberazione dopo alcune ore. All’epoca la FIN aveva chiarito che l’accaduto era avvenuto “fuori dalle attività federali”, pur ribadendo la massima collaborazione con le autorità locali.
La squalifica impedisce alle due pugliesi di partecipare ai Campionati Europei in vasca corta, in programma dal 2 dicembre in Polonia. Per Benedetta Pilato, 20 anni, la sanzione significa rinunciare alla difesa del titolo continentale nei 50 rana, conquistato due anni fa a Otopeni. Proprio in quella specialità, lo scorso 3 agosto, la tarantina era salita sul podio iridato a Singapore, prima che il viaggio si trasformasse in un incubo. Nei giorni successivi all’arresto, Pilato aveva affidato ai social un lungo messaggio – poi cancellato – in cui parlava di un episodio che l’aveva «profondamente segnata sul piano umano» e lasciava intendere un coinvolgimento inconsapevole, riferendosi a Tarantino senza mai nominarla. Quest’ultima, 22 anni, ha scelto invece il silenzio, disattivando i propri profili social e chiedendo scusa alle Fiamme Gialle, il corpo sportivo di cui fa parte.
Dopo aver relazionato sul proprio comportamento, Chiara Tarantino è tornata ad allenarsi a Verona, mentre Benedetta Pilato, non appartenendo ad alcun corpo militare, si è trasferita a Roma, dove sarà seguita da Mirko Nozzolillo all’Aniene, dopo due anni altalenanti trascorsi a Torino. L’obiettivo, per entrambe, è quello di voltare pagina e riconquistare credibilità dopo una parentesi che ha messo in ombra i loro successi sportivi. Come ribadito dalla stessa Pilato, si tratta ora di «ritrovare serenità e prudenza, imparando dal valore delle persone che mi circondano».
Una lezione dura, che le due giovani campionesse dovranno ora trasformare in occasione di rinascita, in vista della stagione 2026 e, soprattutto, delle Olimpiadi di Los Angeles 2028, dove sperano di tornare protagoniste solo per i risultati in vasca.