
FLP: “Bene la detassazione dei premi di produttività anche nel pubblico”

La manovra economica 2026 introduce una novità attesa da tempo nel settore pubblico: la detassazione dei premi di produttività anche per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, misura finora riservata al lavoro privato. Una decisione che trova il plauso della Federazione Lavoratori Pubblici (FLP), che da anni ne chiedeva l’estensione al comparto statale. A esprimere soddisfazione è il segretario generale Marco Carlomagno, che parla di “una misura apprezzata e frutto di un dialogo costruttivo tra governo e sindacati”.
Secondo quanto anticipato, il disegno di legge di Bilancio 2026 prevede una tassazione agevolata al 10% sui premi di risultato dei dipendenti pubblici, in sostituzione dell’aliquota ordinaria attualmente applicata. La misura, già sperimentata nel privato e rafforzata con la legge di Bilancio precedente, punta a stimolare la produttività e valorizzare le performance dei lavoratori della PA.
“Si tratta di una misura da tempo chiesta dalla FLP, ribadita nei giorni scorsi a Palazzo Chigi nell’incontro Governo-sindacati sulla legge di bilancio 2026 e pertanto apprezzata” ha dichiarato Carlomagno. La federazione sottolinea che la detassazione, pur parziale rispetto alle richieste complessive, rappresenta una svolta significativa rispetto al passato e un segnale di attenzione alle dinamiche retributive del pubblico impiego.
La FLP auspica che il provvedimento costituisca solo l’inizio di un percorso di riforma strutturale del sistema retributivo pubblico. Carlomagno ha ricordato che l’organizzazione sindacale continua a chiedere la detassazione anche degli incrementi derivanti dai rinnovi contrattuali e delle altre forme di salario legate a specifiche attività svolte.
“La misura – ha aggiunto – insieme agli stanziamenti per il rinnovo dei contratti del triennio 2025-2027, conferma l’impegno del Governo ad avere una maggiore attenzione alle dinamiche del lavoro pubblico e al miglior funzionamento delle Pubbliche amministrazioni”.
La FLP chiede ora un ulteriore passo avanti: l’eliminazione del tetto predeterminato ai Fondi per la produttività delle singole amministrazioni, una norma in vigore da oltre dieci anni che blocca l’utilizzo di risorse già disponibili.
“Ci aspettiamo che si prosegua nel percorso, eliminando anche nelle Amministrazioni centrali, come è avvenuto per gli Enti locali, la norma che congela le risorse destinate alla produttività e ai contratti integrativi” ha concluso Carlomagno.
Una riforma in questa direzione, secondo il sindacato, permetterebbe di valorizzare il merito, premiare le performance certificate e favorire una maggiore efficienza del settore pubblico, senza aggravare la spesa complessiva dello Stato.