
Eros Ramazzotti lancia il nuovo album: “Una storia importante”
Poteva essere il varo di una nave da crociera, e invece è stato il lancio di un album. Tra vigneti e calici di Franciacorta, Eros Ramazzotti ha presentato “Una storia importante”, il nuovo progetto discografico in uscita domani in tutto il mondo. A 62 anni, il cantautore romano ha scelto la sua tenuta di Erbusco come porto ideale per celebrare una carriera iniziata proprio con quella canzone che, nel 1985, lo trasformò in una star internazionale. Accanto a lui, colleghi italiani e stranieri, chiamati a bordo per un viaggio musicale fatto di inediti e riletture dei suoi classici.
La collaborazione simbolo del progetto è quella con Alicia Keys. La diva statunitense, 17 Grammy all’attivo, ha duettato con Ramazzotti su “L’aurora”, brano che lui dedicò alla figlia Aurora nel 1996. «Ha voluto produrre lei il pezzo, lo conosceva già. Ne è venuto fuori un duetto viscerale, quasi blues», racconta l’artista al Messaggero. Keys, collegata da San Diego, ha spiegato: «Ho sentito subito una connessione. È stato tutto naturale». Oggi la dedica sembra passare al nipotino Cesare, come conferma Aurora stessa, presente alla presentazione.
Il disco ospita anche Giorgia con “Quanto amore sei”, Andrea Bocelli in “Se bastasse una canzone”, Lali Esposito su “Fuego en el fuego” e Carín León in “Otra como tú”. Non mancano tre inediti firmati insieme a Jovanotti, Elisa e Max Pezzali: “La mia strada”, “Buona stella” e “Come nei film”. Ramazzotti ricorda i debutti di Elisa, che aprì i suoi concerti nel 1997, e ironizza su Bocelli: «Mi ha detto che ha venduto il suo elicottero. Per me ha fatto bene… scherzo, è lui a prenderla con ironia».
Tra i nuovi brani compaiono “Festa”, “Domani”, “5 secondi”, “Solo insieme a te” e “Il mio giorno preferito”, scritto con Calcutta e Tommaso Paradiso. Il cantautore riflette anche sul panorama musicale attuale: «La trap non ha la forza del pop. Sarebbe bello tornare a giudicare gli artisti per la loro voce, non per l’autotune».
Il dialogo tra generazioni si rinnova anche con Ultimo, che duetta nella nuova versione di “Un’emozione per sempre”. Ma nella versione spagnola del brano – “Una historia importante” – compare la cantautrice portoricana Kany García, perché Ultimo «non si sentiva all’altezza della lingua». Ramazzotti scherza: «Glielo dico da anni: in Sud America spaccherebbe».
Il ritorno a Sanremo, a quarant’anni da “Adesso tu”, è un’ipotesi concreta. «Spero che Carlo Conti mi inviti», dice il cantante, che sarà impegnato in concerto a Monaco il 25 febbraio e ad Amburgo il 28. Possibile quindi una partecipazione nelle serate del 26 o 27 febbraio, magari con Alicia Keys al seguito.
La tournée mondiale partirà il 14 febbraio da Parigi e toccherà 29 Paesi. In Italia, dopo 22 anni, tornerà negli stadi: Udine, Milano, Napoli, Roma, Messina, Bari e Torino. Sulla copertina dell’album, Ramazzotti guarda attraverso una fede, simbolo di un mondo tra conflitti e speranze. «Ci vedo cose brutte, ma anche tanto di bello», dice mostrando una spilla rossa per chiedere il cessate il fuoco a Gaza.
Per il futuro non si esclude un seguito: «Vorrei un secondo volume, magari un terzo. Mi inginocchierei sui ceci per duettare con Lady Gaga. Il pop non morirà mai». Parole che spazzano via il passato accenno al ritiro: «All’epoca ero stanco. Ora non vedo l’ora di partire in tour». Poi sale su un cavallo bianco e scompare tra i filari, come in una scena pensata per restare impressa.