
Cyberattacco in Italia: hacker russi colpiscono i siti istituzionali

Il gruppo hacker filo-russo Noname057 ha colpito sabato mattina con un attacco DDoS che ha messo in crisi vari siti istituzionali italiani. Tra i target figurano il Ministero degli Esteri, gli aeroporti di Linate e Malpensa, e portali locali come Siena Mobilità, Gtt Autolinee Torino e Federtrasporto. I siti degli aeroporti milanesi, in particolare, sono risultati inaccessibili o fortemente rallentati per ore, rendendo impossibile consultare orari di voli. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha confermato che si tratta di un Distributed Denial-of-Service, un sovraccarico intenzionale che blocca le risorse di rete. L’azione è stata rivendicata su Telegram dal gruppo Noname057, che si autodefinisce promotore di “acktivism”, un attivismo hacker con motivazioni politiche. Secondo la Polizia Postale, gli attacchi hanno l’obiettivo di ottenere visibilità, soprattutto in periodi sensibili come le festività.
Noname057 si distingue per la sua fedeltà a Putin e al Cremlino. Già lo scorso dicembre, il gruppo aveva bersagliato la Guardia di Finanza e il Porto di Taranto per celebrare la designazione di Giorgia Meloni come politico più influente d’Europa, secondo “Politico”. Ora, l’obiettivo sembra essere danneggiare la reputazione di un Paese che sostiene apertamente l’Ucraina contro l’invasione russa. “Questo è stato il terzo attacco in tre giorni”, ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani, che ha annunciato una riforma al Ministero degli Esteri per rafforzare la sicurezza cibernetica. La Farnesina sta lavorando per innalzare le difese digitali delle sedi italiane nel mondo, a fronte di una minaccia sempre più concreta.
Gli attacchi hacker in Italia sono in costante aumento. Secondo il rapporto Clusit, nei primi sei mesi del 2024 gli incidenti cyber sono cresciuti del 23% rispetto al semestre precedente, con il 7,6% degli attacchi globali che hanno interessato il nostro Paese. La gravita degli attacchi è in aumento: l’81% degli incidenti registrati nel 2024 è classificato come grave, rispetto al 47% del 2019. Da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, gli attivisti filo-russi come Noname057 hanno intensificato le azioni contro i Paesi occidentali. In Italia, il gruppo si è fatto notare già nel 2023 in occasione della visita di Zelensky a Roma. Le loro tecniche sofisticate e il legame con il Cremlino rendono Noname057 uno dei principali attori nell’arena del cyber-acktivism globale, firmando il 30% degli attacchi di questo tipo nel mondo.