
Cresce l’occupazione a giugno. Meloni: “Siamo orgogliosi di questi risultati”

Nel mese di giugno 2025, l’occupazione in Italia ha registrato un nuovo incremento, raggiungendo quota 24 milioni e 326 mila lavoratori, secondo i dati Istat. Un aumento di 16 mila unità rispetto a maggio e 363 mila in più su base annua, grazie soprattutto alla crescita dei contratti a tempo indeterminato. A trainare il mercato è l’inizio della stagione estiva, che soffia vento nelle vele dell’economia. Tuttavia, dietro ai dati incoraggianti si cela una criticità strutturale: oltre il 40% degli occupati ha più di 50 anni, sintomo di un mercato del lavoro che fatica a rinnovarsi generazionalmente.
La fotografia scattata dall’Istat mostra come siano i dipendenti permanenti a sorreggere la crescita, saliti a 16,5 milioni (+0,4% su maggio), mentre i contratti a termine sono scesi a 2,5 milioni. Brilla anche l’occupazione femminile, con 27 mila donne in più al lavoro. Contestualmente, il numero dei disoccupati cala a 1,62 milioni, segnando un -0,3 punti sul mese precedente e portando il tasso di disoccupazione al 6,3%, sotto la media dell’Eurozona (6,2%).
“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti sul fronte del lavoro: i dati Istat confermano la crescita dell’occupazione. Il Governo continuerà a sostenere sempre di più, e con misure concrete, le aziende e tutto il tessuto produttivo”, ha commentato sui suoi canali social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, promettendo nuovi interventi per rafforzare il tessuto produttivo italiano.
A destare preoccupazione è però l’invecchiamento della forza lavoro. Gli over 50 rappresentano oggi il 42% degli occupati, con un balzo del 6,2% su base annua. In calo invece gli occupati tra 35 e 49 anni (-2% annuo), mentre si registra un timido segnale positivo per i giovani tra 15 e 24 anni, in crescita dello 0,8% su maggio. “La dinamica dell’occupazione rimane positiva – osserva Mariano Bella di Confcommercio – ma il clima di fiducia interno e l’incertezza internazionale limitano il potenziale di crescita reale”.
Sul piano territoriale, l’Istat segnala che è il Mezzogiorno a fare da locomotiva della crescita occupazionale: +2,2% nel 2024. Seguono il Centro (+1,8%), il Nord-Ovest (+1,6%) e il Nord-Est (+0,9%). Anche l’Inps conferma il trend positivo, registrando nel 2024 un record storico di 27 milioni di assicurati, con un incremento di 1,5 milioni rispetto al periodo pre-pandemico.
“I dati sono incoraggianti – commenta Confesercenti – ma la crescita sta rallentando in linea con l’andamento del Pil”. Mentre il mercato del lavoro tiene, si fa sempre più urgente affrontare il tema del ricambio generazionale e della sostenibilità nel lungo periodo del sistema occupazionale italiano.