
Contrabbandiere kazako ricercato da anni arrestato in un hotel a Roma

È stato finalmente arrestato a Roma il kazako Dauren Tulebayev, 47 anni, ricercato a livello internazionale per reati di contrabbando e traffico illecito. L’uomo, da tempo noto alle forze dell’ordine per i suoi presunti legami con organizzazioni criminali, è stato fermato in un hotel di via Cristoforo Colombo, dove si trovava apparentemente in attesa di lasciare il Paese. A incastrarlo è stato un controllo casuale della polizia, intervenuta per verificare una segnalazione sulla presenza di un sospetto nella struttura ricettiva.
Tulebayev era latitante dal 2007, anno in cui il Kazakistan aveva emesso un mandato d’arresto europeo nei suoi confronti. La sua attività criminale, secondo le informative di polizia, sarebbe fruttata oltre 130 milioni di dollari solo nel suo Paese d’origine. Gli investigatori ritengono che l’uomo sia stato coinvolto in traffici di merci illegali già durante l’epoca dell’Unione Sovietica, proseguendo poi indisturbato per anni grazie a una rete di complicità estesa su scala internazionale.
Nella notte tra domenica e lunedì, gli agenti dell’VIII Distretto Tor Carbone e del IX Distretto Esposizione sono intervenuti presso l’albergo, dopo una segnalazione sulla presenza del kazako. Il sospetto era stato osservato mentre rientrava nella sua stanza, presumibilmente accompagnato da una donna. Una volta confermata la sua identità, la polizia ha proceduto con l’arresto e ha avviato le pratiche per l’estradizione in Kazakistan, dove Tulebayev dovrà affrontare un processo per contrabbando e frode finanziaria.
La sua storia ha origini in un contesto di intrighi finanziari e traffici illeciti legati anche alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, periodo in cui Tulebayev avrebbe messo le radici della sua attività di contrabbando. Negli ultimi anni, era riuscito a sfuggire ai tentativi di cattura, spostandosi tra diversi Paesi europei sotto diverse identità.
L’arresto segna un’importante vittoria per la polizia internazionale, che da anni cercava di catturare Tulebayev, che dovrà affrontare le conseguenze dei suoi presunti crimini, che comprendono, oltre al contrabbando, attività di riciclaggio e frode. Se condannato, rischia una lunga pena detentiva nel suo Paese natale.
In attesa del completamento delle pratiche per l’estradizione, Dauren Tulebayev rimane in custodia delle autorità italiane.