
Concertone a rischio, anche Mahmood e Mara Sattei danno forfait

Il concerto di Capodanno a Roma resta in bilico, tra polemiche e un cartellone ancora vuoto. Dopo l’esclusione del rapper Tony Effe, al centro delle critiche per i testi delle sue canzoni giudicati sessisti e misogini, gli artisti Mahmood e Mara Sattei hanno deciso di ritirarsi in segno di solidarietà. Una mossa che ha lasciato l’evento privo dei suoi principali protagonisti. Tony Effe, rompendo il silenzio, ha difeso la sua libertà artistica, dichiarando: «Scrivo quello che vedo e vivo quello che scrivo». Le reazioni non si sono fatte attendere: Mahmood ha parlato di “censura” tramite un post su Instagram, mentre Mara Sattei ha definito la scelta del Comune “scorretta”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha respinto le accuse di censura, spiegando che la decisione di escludere Tony Effe è legata all’utilizzo di risorse pubbliche per un evento che deve unire, non dividere. Gualtieri ha ribadito che Roma resta una città aperta alla pluralità delle idee, ma ha sottolineato la necessità di rispettare valori fondamentali come la libertà delle donne. Tuttavia, le critiche non si sono placate, con molti artisti, tra cui Emma, Giorgia e Lazza, che si sono schierati a favore del rapper, difendendo la libertà di espressione nella musica.
Mentre si avvicina la sera del 31 dicembre, il futuro del concerto al Circo Massimo resta incerto. I grandi nomi della musica italiana sembrano riluttanti a sostituire Tony Effe, e il Campidoglio è ancora alla ricerca di soluzioni per salvare l’evento. L’ipotesi di un clamoroso ritorno del rapper, spinto dal supporto popolare, non è esclusa, ma richiede una decisione rapida. Come ha scritto Gualtieri, “Il Concerto di Capodanno ha senso solo se è una festa che unisce e non divide la città”. Le prossime ore saranno decisive per capire se e come il Capodanno romano potrà essere salvato.